io in questo silenzio vivo
e qua la mia voce si nutre.
stanca la veste,lacerandosi si stacca,
ma riporta candida l'anima a galla,
perchè tutta ignuda si rivesta di sogni.
parlano le gogge trascinandosi
lungo i vetri,fioriere di racconti persi
che si ricongiungono a quelli mai nati.
nell'albore dei difficili nuovi giorni
mi rispecchio nei reali bisogni.
perciò unica fonte sorreggimi,
sono di fremiti composta,
dammi liquido per intendermi
e conforto consolazione pace.
del mondo intorno il mio spirito si pasce,
conscia che dal morto letame
un fiore rinasce sempre.
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