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Pubblicata il 06/10/2013
sangue di bestia ferita
gronda dai pori ruggenti
come acido fumante
di vetriolo corrosivo.
un solo vento garrisce
nell’aria turbinosa
urlante nel ciclone
dei feriti sentimenti.
brucia un fuoco
a migliaia di gradi
come eruttato dalla pancia
d’un Lucifero sotterraneo.
gusto oscenamente necessario
far pagàr l’onta subita
che geme mugolante
sotto il bendaggio coattivo.
aspettarti nell’ombra
per tagliarti la gola
oppure alle spalle spararti
spappolandoti il torace...
o delizia che i sensi appaghi,
luce per il cieco
e cibo per il denutrito,
acqua nella gola
d’un vagabondo
nell’arido deserto.
dolceamara vendetta,
tentatrice spavalda,
miele ove l’orso
smanioso s’avventa
con la lingua penzoloni.
e la bava schiumosa
d’acquolina intrisa
or l’api operose attira,
d’un lungo e duro lavoro
depredate meschine.
mille e mille pungiglioni
bucan la pelosa carne
che grida vendetta.
in alto si leva
lo strazio d’una rivalsa
che vendica se stessa.
quando fine del mondo sarà
nessùn sa mai,
quale parola la fine sarà
io già so:
amore
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Gradita

il 06/10/2013 alle 01:54

come una favola alieto fine bravo,salutone domenicale

il 06/10/2013 alle 10:13

Sentimenti forti, tridimensionali, affascinanti, con una gran bella chiusa. Applausi! patty

il 06/10/2013 alle 10:53
Jul

Straordinariamente feroce ma con una chiusa esemplare. Bravo!

il 06/10/2013 alle 11:24

Non ci può essere amore dopo tanta rabbia! Mah! : (

il 06/10/2013 alle 12:01

se il troppo amore , porta tutta questa rabbia? non amo la vendetta preferisco che il tempo mi dia soddisfazione.

il 06/10/2013 alle 20:46

Grintosa

il 10/10/2013 alle 23:15