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Pubblicata il 03/10/2013
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se dopo cinquant'anni sono tanti
per in serbo tener queste parole
ti rivedessi te ne direi tre sole
senza rancore sì senza rimpianti.

"Perché in quegli anni mi odiasti tanto?"
non ti chiedevo altro sai solo un sorriso
un segno d’amicizia da quel grazioso viso
tu di ignorarmi invece ti facevi vanto

giravi la faccia e poi di me certo ridevi
ai tuoi amici con scherno mi additavi
che questo non vedessi forse tu credevi

tanto pesa in gioventù esser d’amore schiavi
da subir tacendo quanto beffarda mi facevi
così mai domandai cosa di me dentro di te pensavi.
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Visione tua e mia

il 04/10/2013 alle 00:28

Poco tempo fa pubblicasti " Perchè mi odiavi tanto" e iniziava proprio con questi versi. Un sentimento che non ti abbandona, descritto sempre in mirabile versi. Un abbraccio,patty

il 04/10/2013 alle 07:13

Atena e Sir Morris, grazie e buona giornata. ggc (rusticus)

il 04/10/2013 alle 09:48

Senza rancore né rimpianti, ma senza dimenticare. Bella poesia

il 04/10/2013 alle 09:58

Grazie Poeta Fabricio e cordiali saluti. rusticus

il 04/10/2013 alle 11:59

un bello stile direi "modernariato", scorrewole e diretto; fa piacere leggerlo. Il contenuto tra liewe struggenza e rimpianto da una parte a nonchalance dall'altro è impeccabile.

il 04/10/2013 alle 21:08