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Pubblicata il 02/10/2013
Quando dei pensier più tristi
le cupe ombre la mente adombran
e a vacillar nello sconforto portan
ecco le labbra serrate e chiuse
si apron con il grido del Salmista
e urlan in Te Signor mio rifugio
mia pace mia speranza sol confido.
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Molto bella

il 02/10/2013 alle 13:25

non posso che inchinarmi sullo stesso scritto,un saluto

il 02/10/2013 alle 17:00

Affascinnante

il 03/10/2013 alle 08:23