ricordati
dei palmeti distesi a
strabuzzare le orme
di passanti inquieti.
ricordati
dei cuscini a sfera
macchiati di bordeaux,
del vivace serraglio
dei bovari indifesi.
da ogni parte quell'uomo
ancora ti tenta.
ricordati
di Giulia, delle linee che
spezzava sui quaderni; dello zaino
appeso a una rete di canapa
sul muro.
ricordati
dell'essenza di giada posata
sul comò, della specchiera
di rocca sgualcita dal vento.
chi è davvero quell'uomo
che ancora ti tenta?
ricordati
dell'amore come un trepido
dondolio che ribalta le labbra,
del perdono come un suggello
di quiete in una guerra di
falchi.
ricordati
dell'imbarazzo la prima volta
che ti ho vista, delle mie
dita di zolfo mentre cercavi
di pettinarmi.
adesso quell'uomo lascia
su di te una ghirlanda.
vedessi che sgradevole
fumo gli esce dagli occhi.