Vuoi provare sensazioni da sempre sognate,
pretendi che sia io il primo
ad usurpare le tue immensità
ambisci ad eccitanti piogge candide
ove purificare l’anima dannata
che tormenta il tuo esser così
spietatamente mortale
nel rincorrere audaci fantasie
m’ingegno d’esser il dio che vuoi,
che oso essere,
concedi tutto l’inammissibile
per quel sacrificio sacrilego
che m’innalza
ad altari olimpici.
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