Sono un adoratore dell'infedeltà, del mutamento, della fantasia.
(H.Hesse)
di foglie convulse è pieno
il porticato, ma la mente ancora
si colora di nature morte,
di fregi ovattati, di accoglienze
sghembe, come la radice
stentorea di un vulcano.
predico ispirato dalla vena
dei licantropi, nelle notti in cui
sprofonda il plenilunio degli eventi.
come lo scalpo mi ritraggo poco
a poco, dinnanzi all'ira della lama
che sbilancia se stessa.
niente è più canonico- avanza
qualcuno- del cammino torto
e confuso del viandante appesantito
dal disgelo dei tempi.
forse, l'eco di una valigia trainata
dal mare, è l'unica risposta.
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