Quando sei tornato
ho risentito la seta del tuo manto,anima pura,
primordiale spirito essenziale.
i tuoi occhi sfuggenti,
umili come viole selvatiche.
chi ha osato abbattere il tuo orgoglio,
chi ha schiacciato sotto la verga la dignità del tuo grande cuore?
ora la tenerezza improvvisa, mai sognata nei giorni uguali
durante la lotta in un recinto senza orizzonte,
nello spazio senza corse.
un altro amore è scivolato su di te,
e sei sgomento dell’inaspettata dolcezza,
non credi, non osi.
oggi qui mi guardi da lontananze che non saprò
appoggi forte la testa bianca su di me
il sospiro esce e scompiglia i miei sospiri.
anche se solo un grido ti trema sul corpo,
un colpo che attendi sulla tua pelle sferzata
e ora, tesoro mio, non ricevi
ah! non sarà mai che venga da me,
e non lo sai ancora.
vivi oggi ciò che i tuoi compagni non vivranno.
alza i tuoi occhi verso la gioia dell’appartenenza,
corri nel grande prato, ti prego,
non nasconderti più.
non premere il corpo per evitare la frusta,
sei qui, dormi con me,
saranno dolci gli anni che imbiancheranno l’arancio del tuo sole.
il tuo amore sarà l’amore per tutti.
tutte le anime che ho lasciato
nella tua prigione,
piangendo per chi restava.
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