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Pubblicata il 18/09/2013
Quando sei tornato
ho risentito la seta del tuo manto,anima pura,
primordiale spirito essenziale.
i tuoi occhi sfuggenti,
umili come viole selvatiche.

chi ha osato abbattere il tuo orgoglio,
chi ha schiacciato sotto la verga la dignità del tuo grande cuore?
ora la tenerezza improvvisa, mai sognata nei giorni uguali
durante la lotta in un recinto senza orizzonte,
nello spazio senza corse.

un altro amore è scivolato su di te,
e sei sgomento dell’inaspettata dolcezza,
non credi, non osi.

oggi qui mi guardi da lontananze che non saprò
appoggi forte la testa bianca su di me
il sospiro esce e scompiglia i miei sospiri.

anche se solo un grido ti trema sul corpo,
un colpo che attendi sulla tua pelle sferzata
e ora, tesoro mio, non ricevi
ah! non sarà mai che venga da me,
e non lo sai ancora.

vivi oggi ciò che i tuoi compagni non vivranno.

alza i tuoi occhi verso la gioia dell’appartenenza,
corri nel grande prato, ti prego,
non nasconderti più.
non premere il corpo per evitare la frusta,
sei qui, dormi con me,
saranno dolci gli anni che imbiancheranno l’arancio del tuo sole.

il tuo amore sarà l’amore per tutti.
tutte le anime che ho lasciato
nella tua prigione,
piangendo per chi restava.
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Gli esseri più puri vengono sempre colpiti dalla cattiveria umana, che a volte non conosce limiti. Eppure ci sei tu con la tua grande anima ad accoglierlo, mentre sfreccia nei prati dell'immenso. Bravissima Rita! Un abbraccio

il 18/09/2013 alle 13:59

bella :-)

il 18/09/2013 alle 19:00

Visione cosciente di un amore cocente!

il 18/09/2013 alle 21:55

FIGLIOL PRODIGO D'UN PORCELLO PENTITO, COMPLIMENTI PER IL TONO AUSTERO-DISTACCATO.UN MILIARDO DI CALAMAI.

il 18/09/2013 alle 23:03

scusa Francesco, non ho capito la prima frase del tuo commento, che vuol dire?

il 01/10/2013 alle 00:03