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Pubblicata il 12/09/2013
Un giorno il cielo mi parlò:
vai a visitare il Mondo Ignoto.
così ho intrapreso il cammino
sino alle nebbie dei ricordi
corvi aleggiando intorno cantarono
raccontando storie di un lontano passato
quando ancora l'uomo era solo
vagando in cerca del significato della vita

oltre il valico del monte Pensiero
attraverso le foreste dell'Incerto
si giunge al dirupo dell'Affetto
dove risiedono i nidi delle aquile libere
volando sulle loro scie
si può attraversare l'oblio del dolore
saremo uccelli che senza sosta volano
sino al giorno in cui si vedrà la Terra Ignota

terra Ignota senti mio respiro
terra Ignota senti la mia mano
terra Ignota senti il mio cuore

muovendosi sulle linee rette
non si possono cogliere le diversità
si impara solo a voler arrivare
e del viaggio si ignorano le esperienze
vivere è dolorosamente bello
tra un acuto e un basso riflesso
quella terra è dove avremo fine
ma dove saremo completamente felici

mondo Ignoto senti la mia anima
mondo Ignoto senti il mio amore
mondo Ignoto senti la mia voce

un giorno il cielo mi parlò:
vai a visitare il Mondo Ignoto.
ho raggiunto quel luogo misterioso
scoprendo che era già dentro di me.

(Aprile 2013) A.G.
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Bella e significativa! Il viaggio che tutti si compie almeno una volta nella vita! Cosa si impara? Che tutto il resto conta poco!

il 12/09/2013 alle 23:40

Piacevole

il 13/09/2013 alle 00:21

bravo :-)

il 13/09/2013 alle 09:02

Mi piace l'arrivare in fondo alla propria essenza volando con corvi ed aquile. Il cammino resta impegnativo, ma più leggero. Molto bella.

il 13/09/2013 alle 10:46

E' tutto dentro di noi, la difficoltà sta nel riconoscersi e uscire fuori dal bozzolo. Un bacio,patty

il 13/09/2013 alle 11:08
Raf

Mi sono compiaciuta nel leggere la tua poesia! L'invito ad intraprendere il cammino verso l'ignoto, la scoperta di noi stessi mentre si scopre il mondo sono esperienze esistenziali che accomunano tutti gli esseri umani e sono temi frequenti nelle poesie di chi scrive in questa community, e che ognuno esprime e rielabora in base alla propria sensibilità, esperienza, indole. Bravo! Saluti Anna

il 13/09/2013 alle 19:59

Magico questo cammino dentro l'ignoto.

il 13/09/2013 alle 23:25

delizia e virtu' di un mondo la cui scoperta affiori nel fremito dell'ignoto. bravo con affetto James

il 14/09/2013 alle 20:28

Grazie del tuo prezioso commento cara Rosi...però non è vero che il resto conta poco, anzi, fa parte della nostra immensità, la smuove...ovvio le sottigliezze e le stupidità sono da ignorare...grazie, andrea^^

il 14/09/2013 alle 21:22

grazie maurizio

il 14/09/2013 alle 21:22

il bello credo sia in quella infinita ricerca caro fabio...ti abbraccio, andrea.

il 14/09/2013 alle 21:22

^_^ cangio....andrea

il 14/09/2013 alle 21:23

pienamente d'accordo caro fabri, ciao^^

il 14/09/2013 alle 21:23

è vero, patty, la difficoltà è proprio quella....grazie, ti abbraccio

il 14/09/2013 alle 21:24

Grazie Anna...hai snocciolato esattamente il significato di questo testo...un grande grazie, e lieto ti sia piaciuta...andrea

il 14/09/2013 alle 21:24

grazie eli...ciaone...andrea^^

il 14/09/2013 alle 21:25

grazie diego, con affetto, andrea^^

il 14/09/2013 alle 21:25

Ho dato un’occhiata a “I'll be a sunset glare”, ma l’inglese è per me com’era il greco al liceo....e ho cercato rifugio in quest’ode dal tracciato biblico… Mi sorprende la scelta del messaggero: il corvo è una figura contraddittoria, ma alla fantasia di questo poeta è tutto permesso. L’impegno è ragguardevole, “Mondo Ignoto” ha le iniziali maiuscole, sono maiuscole anche le iniziali del monte, delle foreste, del dirupo. Il poeta si fa serio e riverente pensando al futuro dell’uomo. L’opera, impegnata tra pensiero e rappresentazione dello stesso, raggiunge apici di elevata liricità con le figure, raffinate, con l’immaginario, dolcissimo. Tutto è un susseguirsi di collegamenti e intrecci esatti, propri dell’esigenza di una buona poesia. Così come nel suo ideale, così nei suoi versi, l’essenziale c’è tutto: anima, amore e voce, quello che tutti noi conosciamo di questo poeta.

il 16/09/2013 alle 10:21

In effetti immaginavo che per qualcuno il testo in questione potesse risultare difficile, poiché non tutti conoscono l'inglese o comunque non bene da comprendere nell'immediato...mi impongo di inviarti una traduzione nei prossimi giorni... Nei miei testi, tutti, il corvo non va assunto, caro Ugo, con la simbologia comune e tradizionale...non ho mai amato il mito greco sul corvo né l'oscura visione che i più ne forniscono...gli ho sempre dato invece un significato legato alla conoscenza, al mistero della vita e dell'inconscio, il recupero della memoria ed altro, ecco perché si trova in questo testo...le maiuscole è per sottolineare il lato metafisico del testo. Grazie per tutto mio caro amico, un abbraccio, buona serata, andrea^^

il 16/09/2013 alle 21:13