PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/09/2013
Addio al mare,
alle strade più amiche
alle vecchie viuzze
alle soglie più care,
al viale del passeggio,
al turchino paesaggio.
e addio al tuo profumo leggero
che saliva nel celo lasciandomi.
anche alla spiaggia
e al poggio che videro il sogno
addio.
addio a quei baci sinceri
che videro ieri
con me la tua vita.
coi miei pensieri senza futuro
oggi è sicuro che baci un angelo.
tra piogge di rose e luci d’argento
rivedo la mia bambola,
sento il suono che l’avvolge.
e già si volge a rapirmi
come quando seppe rubarmi
un angolo di cuore.
l’idillio mise le ali, tutto è svanito.
ho seppellito nel petto
il diletto contorno di te,
ciuffetto di rimpianti,
culla di rose,
stupenda fanciulla:
tutto oltre il nulla.
(1952)
  • Attualmente 4.28571/5 meriti.
4,3/5 meriti (7 voti)

Un dolce addio! Bravo Ugo!

il 04/09/2013 alle 11:49

un poetare dolce,pieno di sentimentoe d i un poco di rimpianto,tante sensazioni che fai rivivere x noi con leggerezza e tanta delicatezza velate da un poco di malinconia.e'sempre un piacere leggerti.un saluto caro ugo marinella

il 04/09/2013 alle 16:37

Caro Ugo il tuo cuore è grande e ce lo fai conoscere con le tue delicate poesie. Un abbraccio,patty

il 04/09/2013 alle 16:56

sempre vivi complimenti per le tue ottime opere, ciao ugo, con affetto, andrea.

il 04/09/2013 alle 17:20
Raf

Grazie Ugo per questa poesia così dolce e dai sentimenti delicati che hai condiviso con noi. Se la data in basso indica la data di composizione essa ha mantenuto tutta la freschezza della gioventù! Complimenti e saluti Anna

il 04/09/2013 alle 20:06

Un addio espresso con versi incisivi e malinconici. Ha ragione Anna, questa poesia, scritta sessanta anni fa, è sempre viva. Bravo Ugo!

il 04/09/2013 alle 22:04

Ugo , Piena di echi neoclassici e immaginifici ( il Vate ce lo conceda) questi tuoi versi Ugo, che incastonano com in un cameo l'avorio dei richiami al paesaggio ed alla natura del luogo che vai lasciando, al corallo della passione acerba cullata dall'icanto della scoperta e che è già sofferta consapevolezza di una impossibile realizzazione, il tutto impreziosito dalla nebbiolina lieve del ricordo che si fa mito e scalpella con ferri di coerenza la materia viva del sentimento. Hai posto una data in calce, che al pari dei versi è assai eloquente, per quello che dice di te e del perpetuarsi della tua impronta di stile originale e prezioso. Segio

il 05/09/2013 alle 06:14

Mi hai riportato ai versi del primo novecento. ddio al mare, alle strade più amiche alle vecchie viuzze alle soglie più care, al viale del passeggio, al turchino paesaggio..... Apprezzata e votata!

il 06/09/2013 alle 16:53