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Pubblicata il 29/08/2013
Ci alzavamo una mattina
mentre i R.E.M. stavano cantando
“Everybody Hurts”

levandosi, un aereo scompare
in quelle nuvole verso l’ignoto;
stupendo come il ferro diventi piuma
e come il cielo diventi mare.
un uomo parla alla moglie,
non sembra avere il volto sereno
e urlando le dice “Non ti amo!”
l’ha sposata solo perché è bella.
sbattendo una porta qualcuno va
e due anime restano alla finestra
a osservare l’avanzare delle nubi
al suono d’una donna che grida.
“Non mi ha amata mai” rantola;
si avvicina ai parenti infermi,
essi piangono chiedendo aiuto
ma il suo cuore ora è spento.
“Vuoi un aiuto? Chiama tuo figlio!”
e schiaffeggiando tristi volti ride
perché anche loro devono soffrire
per essere la sua amabile prigione.

ci alzavamo una mattina
mentre i R.E.M. stavano cantando
“Everybody Hurts”

pagando, un’auto veloce riparte
su quella strada verso l’ignoto;
magico come il viaggio diventi avventura
e come l’infinito diventi avvicinabile.
un camionista guarda una foto
nella sua mente esplora ricordi
e piangendo si chiede “Perché?”
pensando al divorzio e ai figli.
ridendo e scherzando qualcuno va
e un ragazzo osserva il paesaggio
il suo lento mutare come l’animo
quando affronta il tempo che passa.
“Non è giusto che resti solo!” dice;
chiamando la mamma cerca papà
ma lei non vuole saperne più,
affronta con la rabbia il dolore.
“Tuo padre è un bastardo, e ora basta!”
e sorpassando un tir in fiamme piange
perché sa che è sbagliato ed ingiusto
riversare le sofferenze su chi si ama.

ci alzavamo una mattina
mentre i R.E.M. stavano cantando
“Everybody Hurts”

partendo, un ascensore sale
lungo le mura verso l’ignoto;
curioso come l’attesa diventi sorpresa
e come un evento diventi ricordo.
una ragazza chiude la chiamata
nelle sue orecchie le parole d’un amico
e mordendosi le labbra si avvia
in cerca d’una spalla su cui piangere.
salutando e ridendo qualcuno va
e un ragazzo spera di confessare l’amore
a chi ha solamente dato amicizia
convinta che tutto sia semplice.
“Ha un tumore al cervello” singhiozza;
avvicina le lacrime alle sue guance
ma lui non riesce a parlarle
perché da lei non sarà mai amato.
“Portagli i miei auguri di guarigione”
e così si unisce a lei in silente pianto
perché sa che il suo dolore è grande
e che non deve conoscere il suo.

ci alzavamo una mattina
mentre i R.E.M. cantavano
“Everybody Hurts”

aprendosi, una finestra cigola
un suono verso l’ignoto;
come è difficile accettare il dolore
e come è dura vederlo in altri.
un giorno ti svegli e ti scopri solo
magari un barbone sotto un ponte
e triste pensi “Che ne è dei miei sogni?”
stringendoti una giacca sgualcita.
ti reputeresti una persona felice
ma poi ti chiedi “Chi sono?”
ed automaticamente ti lasci al vuoto
tra una bottiglia o una siringa.
ognuno come un altro soffre
ma non si riesce sempre a capirlo
perché intimamente siamo soli,
vuoi esserlo e non pesare su chi ami.
vorresti le notti più lunghe
e le ore anche più brevi
vedendo in un sorriso uno scherno
che invece cela ancora un pianto.

ci svegliavamo una mattina
mentre i R.E.M. stavano cantando
“Hold on, hold on”.

.A.G.
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4,6/5 meriti (8 voti)

Caro Andrea, ho letto la tua bellissima poesia, poi ho ascoltato la canzone dei REM, con la traduzione in italiano perchè, purtroppo non so l'inglese. La conoscevo, è famosissima,ma legata al tuo testo, diventa una colonna sonora ancora più struggente... E ho pianto... Per te, per me, per tutti quelli che soffrono, per tutti quelli che...hold on...hold on. Un bacio,patty

il 30/08/2013 alle 08:06

tristi attimi di vita raccontati solo cme la tua maestria c'e li dona , non mi stanchero' mai di dirtelo ma stavolta non te lo dico , probabilmente tu godi di una dote superiore alla media ed essa e' la sensibilita' ,un ciaone

il 30/08/2013 alle 13:57

Poesia bellissima, in cui vengono descritte con partecipazione emotiva storie parallele di dolore e solitudine. Si grida, si piange e nessuno si accosta, per paura o per vigliaccheria. E allora le due domande sgorgano dal tuo cuore: “Che ne è dei miei sogni?” e "Chi sono?”. Comunque sia, i tuoi sogni resistono al fluttuare delle onde e non ti sfugge la preziosa identità di te stesso. Che dirti, se non bravissimo?

il 30/08/2013 alle 14:59

Vita quotidiana immanente descritta con uno stile attualissimo! Bene!

il 30/08/2013 alle 21:16

Resistere, resistere sempre....grazie cara patty, anche per aver cercato la canzone, ti abbraccio, andrea.

il 30/08/2013 alle 23:03

e forse il pianto sarà solo un ricordo....grazie fabio, ti abbraccio, andrea.

il 30/08/2013 alle 23:04

credo che la sensibilità sia di tutti caro paolo, anche tu nei sei più che provvisto, poi dipende da quanto uno voglia realmente sentire, tu e tutti coloro che condividono parole e pensieri in questo sito ne siete capaci, io sono un sasso fra i tanti dell'immensa spiaggia chiamata poesia...però ti ringrazio delle care parole che trovi sempre, ti abbraccio caro amico, andrea.

il 30/08/2013 alle 23:05

Grazie caro Ignazio, sono felice ti sia piaciuta e che tu abbia chiaramente compreso il significato che hanno le varie storie, significato che la canzone del gruppo amplifica...non so se si possa parlare di bravura, mi sono limitato a riportare fatti realmente accaduti, a parte il secondo, in cui il dolore la fa da padrona e che spesso ci offusca nella comprensione che nella sofferenza non siamo soli, e che a volte facciamo soffrire gli altri per soffrire meno noi, è brutto da dire ma accade spesso....grazie a te e a gli altri che avete voluto soffermarvi su queste semplici parole, andrea.^^

il 30/08/2013 alle 23:09

Grazie sir, buona serata^^

il 30/08/2013 alle 23:09

Forti note di autentica. Saluto

il 31/08/2013 alle 09:41

Componimento magistrale, partecipazione emotiva forte, contenuto commovente; peccato che la mia cultura musicale moderna... non mi permette di conoscere i REM (devo vergognarmi?)

il 31/08/2013 alle 10:45

grazie dell'apprezzamento, ciao granello, andrea^^

il 31/08/2013 alle 13:08

Nulla di cui vergognarsi, anche se ti consiglio di ascoltarne qualcuna di questo gruppo, magari cominciando da questa che è forse una delle loro più belle, il gruppo è abbastanza conosciuto sin dagli anni '90 però si è sempre in tempo per ampliare gli orizzonti, grazie del caro commento, un caro abbraccio, andrea.

il 31/08/2013 alle 13:10

Hai scritto una sacrosanta verità. .. é difficile accettare il dolore e vederlo in altri... adoro quella canzone anche se é tristissima ci fa comprendere che nessuno é solo e siamo tutti sulla stessa barca... un caro abbraccio*

il 31/08/2013 alle 14:28

grazie cara alice, un dolce abbraccio a te, andrea.

il 31/08/2013 alle 16:14

Più che una poesia, un poema sul dolore che ci circonda e talvolta ci colpisce. Molto emozionante.

il 31/08/2013 alle 17:12

Un altro dei tuoi capolavori da Brivido ... ti abbraccio fortissimo

il 31/08/2013 alle 18:10

andrea da questa prosa poesia si potrebbero estrappolare tanti bei racconti perche' tu hai descritto realta'che ci vivono accanto ogni giorno e che non vogliamo vedere..hai reso palpabile il dolore di molti come da quel maestro che sei sai fare..sentirti dire bravo da me non serve,servirebbe,secondo me, farti conoscere molto di piu', perche'i tuoi lavori sempre splendidi lo meritano.grazie ,e'bello leggerti.un bacio marinella

il 03/09/2013 alle 07:58

Ti ringrazio per le tue buone parole caro Fabrico, ciao ^^, andrea.

il 03/09/2013 alle 17:58

grazie mia dolce nelly, ti abbraccio, andrea.

il 03/09/2013 alle 17:59

se queste storie possono risultare vere, emozionanti, è perchè sono ahimè reali. il mio "onore" è che si siano prestate a farsi scrivere. Magari forse un giorno chissà, vorrò farmi conoscere, intanto apprezzo le tue care parole e quelle di tutti gli altri, andrea.^^

il 03/09/2013 alle 18:01

Ho aggiunto questa poesia alle mie preferite. Il riascolto della canzone dei R.E. M., unito alla rilettura, mi ha veramente entusiasmato. Ciao

il 04/09/2013 alle 22:27

Ti ringrazio sono onorato da tale gesto, un carissimo saluto a te Ignazio, andrea.

il 06/09/2013 alle 01:24