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Pubblicata il 23/08/2013
Miserere, in sobria penitenza, e
deriso avea ingannevole abbandono, laddove
biasimar d'animo cui spettro siffatto,nel ricordevole bisogno.
elevato rincuorar in colei che amai , ritrovarne senno, nel periglio dell' arreso desiderio.
mostrar indubbia volutta'.
promisi, suggello di gloriosa virtude donandole l'arca cui alcova imapvide passioni.
dondoli amor che sprigioni veritate nel limbo del fruscio di saggiata nostalgia.
ceco , fiutar effluvi essenze la cui mente evochi amato proferir, ed
ormeggi in relegato tramonto immagine nell'evanescenza di vellutato candor.
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Una visione piacevole e seducente che inebria la mia mente! Grazie, Diego!

il 23/08/2013 alle 20:37

vellutato candore in una bella poesia ,ottimo

il 27/08/2013 alle 19:00

Mistica

il 01/09/2013 alle 18:26