Ai guardiani dell'ignoto,
posti fuori la ribalta, di un
fardello d'anima stanca
fate i morsi delle bisce.
di un sorriso abbacinato
che avete consunto di porpora
e pece, dondolate il rametto
d'incenso che formerà un
nuovo inverno.
Coi suoi occhi ostili
e imprudenti, agghinderete il
salmo di qualche fanciullo
che ballerà sul mortaio?
smemorati.
l'idra percossa e abbattuta
ha partorito un putto bendato
che volerà sopra i flutti.
e per una volta
dai relitti del mare
rinascerà Clemenza.
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