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Pubblicata il 17/08/2013
Uomo, veda nel ricordo funesto addivenir, e incoscio mieter dolcezza in sorriso e cor, scoprine conforto.
umil periglio, in fausto giorno giacia, ove spirito affranto evochi incauto orgoglio.
dimorar voglia, fragile sgomento d'amor , e fremito mai arreso, sino a sfiorarne labbra nel
saziato bisogno di elogiarne passion, in rifugiate essenze germoglino pensieri regi in infinito udir.
taccia inibito osar e rinasca elettivo trasporto,
qual petalo possa esser donato nel celato ardir di amate carezze.
voglia tempo reprimerne gli istinti ed enfatizzarne gli eventi qual respiro fatato di illuminata pace
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"Qual respiro fatato di illuminata pace" Ma che bella! Ciao,patty

il 17/08/2013 alle 17:55

Molto bella, Diego! Riesci sempre ad incantare!

il 18/08/2013 alle 01:27

un bel poetare piaciuta ☺

il 19/08/2013 alle 02:37