Molto bello il tuo testo, ne hai catturato l'essenza . Credo che Ophelia sia il simbolo piu' forte che si possa descrivere nella follia d'Amore . Hai saputo dare voce alle sue emozioni , bravo, ALEX.
Un tributo alla povera Ophelia degno del suo prestigioso autore. Lodi e baci,patty
Un testo struggente con il crescendo del pathos della follia. Bravo Andrea, Ciao, Jul
......due righe per un buon ferragosto.....anche tu col Cabernet? non sarai mica astemio come la Patty ? ......la prossima chi sarà.......Semiramide ? perché no ? un abbraccio, rom.
Ti ringrazio caro Alex delle tue parole, lieto tu abbia gradito, un caro saluto, andrea.
non nascondo patty che questo testo era nato con un intento diverso, poi però ho creduto giusto ricordare tale figura, un caro abbraccio e grazie, andrea.
Sono onorato di ricevere tali parole da una poetessa che stimo cara Jul, ti saluto tanto, grazie, andrea.
grazie rom, buon ferragosto anche a te...no, non sono astemio anche se però non sono dedito al piacere del vino(uno/2 bicchieri l'anno)....benchè tale invito mi solletica, non credo che vi saranno altri "ritratti", se nasceranno nasceranno, intenzionalmente mi risulta difficile pensare un testo, almeno di questo genere....ti abbraccio, andrea.
Una scelta strutturale, intensa e fortemente evocativa quesa tua, Andrea, il ripetere della parola nell'incipit ricorda un coro di tragedia greca, un salmo responsoriale, la trasfigurazione di piani narrativi diversi fonde e confonde il mito di Ophelia, a quello vissuto in un se ed in un quando di te, ma anche di ciascuno. Io trovo questa tua, lirica particolarmente ispirata ed efficace, una espressione autentica del tuo polimorfismo poetico, che emena la naturalezza di uno scrivere in contesti lessicali e di contenuto disparati, conservando però la cifra unica e significativa del tuo scrivere . il tuo marchio stilistico inequivocabile. sergio Ps. chissà quanti altri tuoi scritti mi sono perso, così come ho rischiato di perdermi questo.
La ripetizione di quel verso mi è venuta automatica, non avevo pensato ad una possibile analogia con i cori greci ed altro, un avvicinamento che mi allieta...credo che qualunque sia lo scritto che si compone, quando si ricorda una figura come quella di Ofelia o di altre epoche e/o letterature, bisogna cercare un 'incontro con quello che siamo o potremmo essere...poi a volte ci si riesce a volte no, l'importante è scrivere sentendo ciò che si scrive, a prescindere da tutto il resto...grazie delle tue care parole e delle tue sempre profonde analisi, comunque lo stesso vale per, chissà quanto di te ho ancora da scoprire ed ho perso....il tempo aiuterà a colmare il divario...grazie ancora, un abbraccio sergio, andrea.
Trovo questa visione magnifica "nel silenzio d’una vasca i respiri diventano bolle"... a questa ppoesia mancano le note...di un'arpa...
grazie, sono felice ti sia piaciuta, ti abbraccio alice, andrea.
Versi escono e fuggono verso il cielo, calibrarne la forza e l’intensità, emozioni e passione sei sempre più bravo. Bella piaciuta ☺☺☺
Grazie astro per il gradimento e per le belle parole, ti abbraccio,, andrea.^^
Onorato di tale giudizio...grazie, ricambio il talento che anche nei suoi scritti traspare vivamente...buona serata^^