PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/11/2002
Non di virtù son frutto
i versi che ho vergato
ma del sapore amaro
che dà la conoscenza
e del dolor provato
nel giudicar la vita.
Fervore iconoclasta
lucido masochismo
a tormentar la mente
nel tempo ho assaporato
ma ormai sento che in fondo
è grande l'insuccesso
chè non conosco nulla
certo neppur me stesso.

(1996)
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conoscere noi stessi
giammai ci riusciremo
attimo
dopo attimo
questa vita
vivremo
cerchiamo cuore
e anima
il resto
lo sappiamo...

un caro saluto cri

il 21/11/2002 alle 10:07

e capire se stessi è al cosa più strana che possa esistere abci ester

il 21/11/2002 alle 10:19

Conoscere se stessi.
L'unica cosa che puoi raggiungere nella tua vita.
E dura e difficile, ma si può tentare.

Ma quando mai potrai conoscere gli altri ?

Luigi

il 21/11/2002 alle 20:31

Gli altri effettivamente mai, se stessi raramente e solo in parte.
Perchè a forza di apparire finiamo per confondere la nostra stessa realtà interiore.
Ciao.
Gaetano

il 21/11/2002 alle 21:23

Le origini sicule (ma non solo quelle) mi fanno essere strutturalmente pirandelliano: a forza di voler essere centomila, perdiamo di vista l'uno e rischiamo di essere nessuno.
Ma qualche secolo prima anche Amleto...
Basta, altrimenti tiriamo fuori la storia della letteratura e della filosofia... e davvero non ci capiamo più niente ;-))
Bacioni.
Gaetano

il 21/11/2002 alle 21:28

I tuoi versi completano i miei.
Grazie.
Un abbraccio
Gaetano

il 21/11/2002 alle 21:30

...ma la riflessione di una vita ci porta a scoprirci, ad apprezzarci, ad ...amarci se possibile

la strada della nostra conoscenza interiore è sempre aperta

Luigi

il 22/11/2002 alle 00:41