Donna determinata e risoluta fiera del suo carattere, Giuditta era una bella e ricca vedova . Va nel campo nemico, dove è ben accolta dallo stesso Oloferne colpito dalla sua bellezza. Accetta di partecipare a un festino nella tenda del generale. Lo fa ubriacare e poi, nella solitudine dell'alcova, afferrò la testa per la chioma e disse: "Dammi forza, Signore Dio lo colpì due volte al collo e gli staccò la testa. Nonostante le molteplici offerte matrimoniali, essa per tutta la vita rimase vedova, fedele a suo marito Manasse, morto per un colpo di sole ancor giovane. Bravo poeta mi colpisce questo scritto. Affascinato e terrorizzato resto senza parole e un brivido mi percorre... ☺
Poeta! Hai scritto una meraviglia creando atmosfere magiche che non possono lasciare indifferenti, ma anzi, restano indelebili: Bravissimo!!! Complimenti anche ad Astro. Un bacio,patty
Andrea hai scritto una bella lirica, con un'ottima capacità descrittiva, che mi ha coinvolta ed affascinata. Sei insuperabile. Felice ferragosto. Lorella.
Grazie dell'accurato commento caro astro...ho voluto trascendere il contesto biblico della figura di Giuditta e seguendo gli scopi di quadri come quello di Klimt ho voluto cogliere il lato erotico e tuttavia mortale di questa donna....lieto ti sia piaciuta, grazie ancora, un caro saluto, andrea.
Grazie mi cara amica, e sì, complimenti anche ad astro per il suo commento, un caro abbraccio patty, andrea.
oh sì, lei e Salomè erano e rimarranno sempre spanne e spanne sopra, ciao rom , ti abbraccio, andrea.
grazie cara lorella, buon ferragosto anche a te, un abbraccio, andrea.