La poesia è molto bella.... ma scaccia quei pensieri! Un abbraccio,patty
Patty, la poesia è del 2006 ma il senso d'abbandono che mi prende ogni anno in questi giorni ritorna puntualmente, come una Sagra! ahahhah! Grazie Cara.
Patty, la poesia è del 2006 ma il senso d'abbandono che mi prende ogni anno in questi giorni ritorna puntualmente, come una Sagra! ahahhah! Grazie Cara.
Così mi rincuori! Questi giorni passeranno in fretta come una Sagra. Baci,patty
Mi sembra giusto descrivere ciò che non si potrà scrivere dopo! Bella!
Un canto appassionato che provoca forti emozioni ma arrivato al verso 19, inconsciamente, mi sono guardato attorno alla ricerca di un metallo ferroso…..anche arrugginito…; dolce Annysea i tuoi canti un giorno allieteranno le letture conviviali dei giusti del domani anche se gli studenti in quegli stessi giorni, come hanno fatto tutti gli studenti da che mondo è mondo, ti manderanno nel segreto del cuore dolcemente e delicatamente in quel…paese..; un abbraccio, rom.
Carissima, spesso si pensa alla morte come appuntamento inevitabile,scaccia questi tristi pensieri, la solitudine fa brutti scherzi e giri viziosi ma l'anima sensibile sopravvive ad ogni morte e si libra libera nel cielo dei vedenti del cuore... Un carissimo saluto, Giulia
Ogni volta che si verga un componimento sublime come questo si muore e si rinasce. Non è un momento triste! Hai presente l'"Arcano senza nome" dei Tarocchi? Significa rinnovamento: rinascita... Non è un momento triste! Stolcius Von Stolcenberg
è davvero molto bella...ti ho un po' trascurata e me ne dispiaccio, buon ferragosto cara anna....il testo è intenso ma non di quell'intensità che appare fasulla, o esagerata, un po' come quando c'è una troppa enfasi che fa sembrare tutto una recita delle elementari...in molti versi c'è profondità, l'immagine d'un evento che si spera più futuro che prossimo, e tutte le ipotesi e i desideri che vorresti si verificassero...un po' come un libro della Woolf...davvero bella, non so che altro dire....ti abbraccio amica cara, andrea.
Hai fatto bene a precisare che un giorno come questo già l'hai vissuto nel lontano 2006 quando hai scritto questa poesia. Come vedi non è ancora tempo per i testamenti e le persone che ti conoscono hanno più bisogno di te da viva e non da morta. Quindi.. regalaci ancora le tue straordinarie poesie. Affettuosamente Aldo.
Cara Anny, pensa alla vita, per tante cose che ancora devi realizzare. Con affetto. Dora
Molto bella.è il proprio testamento,conscio dei difetti e delle proprie lacune.Ma io che l'ho concepito ho aperto gli occhi,gli altri che piangono e portano finta devozione,probabilmente conducono loro stessi una "non vita"