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Pubblicata il 12/08/2013
É inutile pensare alla strada
molte di queste lasciano il tempo che trovano
prima o poi sboccerà o appassirà
d’avanti, gli assassini del soave parlare.

mentre entità si mostrano per parlare,
voci di un aldilà
fili accesi a intermittenza
che ululano nella notte;
con le sue larghe braccia, vicine ai miei silenzi
il guizzo della terra.

togliendo giacca e cravatta
chiudo gli occhi per non vedere,
era ieri, era oggi
guerriero divelto nei giorni di battaglia
me ne rammento, e mi rammarico.

o’ turbamento a volte osceno
qualcosa di segreto dietro le porte,
una linea oscura
vivi o muori di emozioni, e di umori
questi siamo noi alla deriva
fiori imperterriti che guardano altrove,
sul perché della grande impostura
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non ho ben compreso il legame con il titolo, però è un testo oltre che bello, profondo, riflessivo sul modo di fare e di essere, velatamente cosparso di tristezza, come lo è spesso la verità, complimenti, ciao^^, andrea.

il 12/08/2013 alle 17:19

Un' Astro-rdinardia visione di consapevolezze e d'intenti! Bravo, amico mio!

il 12/08/2013 alle 17:22

Vero non centra nulla il titolo, lo cambiato prima della pubblicazione, non sempre il titolo deve svelare la poesia. Hai colto il significato, grazie per il commento, ciao ☺

il 13/08/2013 alle 07:37

Grazie Sir bello il tuo commento, ciao ☺

il 13/08/2013 alle 07:38

Intensa e profonda. tristi riflessioni sulle quali meditare. Bravo! Ciao,patty

il 13/08/2013 alle 09:14

Mi piaceva il titolo! Mannaggia!

il 13/08/2013 alle 13:01
Jul

E' tutta una grande impostura...

il 13/08/2013 alle 16:54