Ho scoperto che le fontane di Brasìlia mi dirottano
in un punto in cui non chiedo d' essere;
a Parque de Cidade mi prende l'ossessione per
i trampoli, non ricordo manco al circo che
qualcuno si elevasse così in fretta.
Mi muore un altro sole nella confusa
valle di Anà Lidia, e non ho ancora stretto
la mano ad un venditore di batidas.
Sono certo mi spelleranno giù al quartiere
del Piloto, ma non lo trovo un tassì libero,
solo cornee villeggianti che si sgomitano
dalle piscine fino a Parça do Joùr.
C'è un congresso dell'Unesco, e mi invitano
a deviare verso un'isola di sosta;
“cosa faccio aquì? dico io con l'accento
che mi schizza nell'odiato portoghese.
Bene...è finita la quarantena, voglio solo
accomodarmi alla tavernetta qua vicino,
e poco importa se l'insetto muruì
scriverà il copione sulle mie gambe.
la ditta che mi manda pagherà
anche per questo.