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Pubblicata il 06/08/2013
Se chiedessimo al mondo che pensa di noi,
non riceveremmo un sorriso;
avrebbe grandi occhi neri
e furiose parole, che non dimenticheremmo
mai come un incubo prima del risveglio
quando ci chiediamo: “Dov’è la fine?
dov’è la fine? Quando il cambiamento?”

un gabbiano vola su scaglie d’acqua
vorrebbe navigarci ma non può;
mare nero fino all’orizzonte, non vola più.
un albero cresce su fino al cielo
vorrebbe toccarlo ma non può;
fumo nero fino all’orizzonte, non cresce più.

se chiedessimo al mondo che pensa di noi,
non riceveremmo una carezza;
avrebbe grandi pugni neri
e furiose parole, che non scorderemmo
mai come uno schiaffo dopo un sogno
quando ci domandiamo: “Dov’è la fine?
dov’è la fine? Quando il cambiamento?”

un bambino corre sulla collina
vorrebbe giocarci ma non può;
armate e bombe all’orizzonte, non corre più.
una donna dorme su una panchina
vorrebbe una casa ma non può;
speculazione e inganni dall’alto, non dorme più.

il susseguirsi dei giorni non porta novità,
nessuno pensa e l’umanità si addormenta
…quanto tempo deve ancora passare?

l’umanità alza le mani affamata
il mondo aiuterebbe ma non può;
deserto immenso all’orizzonte, è la fine.
l’umanità alza le mani assetata
il mondo aiuterebbe ma non può;
nero immenso all’orizzonte, è la fine.

questo mondo non respira più
si resta soli con polvere in mano;
il mondo era spirito nostro, ora non più.

18/05/11 A.G.
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qui da noi fortunatamente nonostante chi vive in stato di precarietà non si è ancora toccata la fine della tua poesia; ma se penso ad altre realtà riguardanti ai Paesi dove c'è la guerra e il popolo subisce, si rassegna e muore....Hai dato la visione della tua sensibilità. Toccante. Un abbraccio, Fabio.

il 06/08/2013 alle 13:59

Piacevole lettura (1 merito meritato)! Io combatto con queste mie mani tutto ciò che tu descrivi! Domanda alla mia mente, domanda alle mi viscere.. e ti risponderanno con la tua stessa voce!

il 06/08/2013 alle 15:17

Gaudenzio se chiedessimo al mondo a molti di noi sarebbe fatto un sorriso ,certo non tutte le realta' sono uguali i distruttori sono ovunque gli opportunisti non si contano piu',ma in fondo a questo buio c'e una piccola luce blu di cui fai parte anche tu ,e sopratutto non sobbarcati le cattive cose dell'umanita' , pensa nel crescere e poi verra' il tuo momento,nella speranza che qualcosa cambi ,un freschissimo saluto

il 06/08/2013 alle 16:18

E' difficile pensare, soprattutto per i nostri figli, che questo mondo così in crisi possa dare qualcosa di positivo per loro. La cosa più grave, al di là dei problemi economici, è ritrovare il vuoto, causato da persone che si beano del loro camuffamento. Come sempre, bravissimo Andrea! 5 meriti.......

il 06/08/2013 alle 17:04

Un mondo da rifare. La profondità dei tuoi versi dovrebbe essere un monito, proprio perchè tu sei così giovane e se tutti i giovani avessero la tua sensibilità e il tuo senno ci sarebbe margine per sperare. Bravissimo. Un bacio,patty

il 06/08/2013 alle 18:06

anche nelle barbarie di un mondo che sembra si avvii al suo autoannientamento si accende , talvolta, una fiammella di solidarietà ed di bontà cghe fa ancora sperare che l'esistenza umana possa avere ancora la sua giustificazione ed il suo senso.Senza questa speranza la vita diventerebbe un incubo senza risveglio.La tua profondità mi stupisce, sempre. lilli

il 07/08/2013 alle 08:36

.....un giorno, forse, pubblicherò un racconto che narra di una tribù di ominidi che viveva su di una altura....sotto si estendeva una grande vallata....una notte uno della tribù di guardia vede uno strano luccichio sull' altura dirimpetto al loro accampamento....decidono di andare a vedere e l' indomani una pattuglia cautamente si spinge attraverso la vallata, risale, sempre cautamente, il pendio dal quale la notte precedente si era visto lo strano luccichio e arrivano così a vedere con grande meraviglia che altri ominidi del tutto simili a loro erano accampati lì senza che ne fossero a conoscenza.....senza chiedersi chi o che cosa li colsero di sorpresa, massacrarono con le rudimentali armi fatte di rami e di ossa di animali, più maschi che poterono, catturarono le femmine che avevano ancora dei bambini piccoli e ritornarono al loro campo dove, forse, lo sciamano e alcuni altri che l' evoluzione aveva reso più attenti e che, quindi, si ponevano delle domande, hanno incominciato a chiedersi chi mai fossero e che cosa ci facessero lì......Questa storia si svolge circa un milione di anni fa..... Meditate, gente, meditate........; un abbraccio ad Andrea ed attendiamo che il suo nero orizzonte si schiarisca anche se il Sole sarà sempre più pallido.....

il 07/08/2013 alle 19:06

Meditiamo gente, Meditiamo!

il 07/08/2013 alle 19:39

Un grande applauso a rom e alla sua infinita cultura. Baci,patty

il 07/08/2013 alle 19:55

bravo :-)

il 08/08/2013 alle 10:49

grazie a tutti infinitamente, ogni vostra parole è preziosa, andrea, vi abbraccio.

il 08/08/2013 alle 16:20

Se chiedessimo al mondo.. lui risponderebbe tranquillo: è stato sempre così fin da quando sono stato creato; c'è chi mi aiuta a girare e chi vuole che mi fermi. Un saluto Aldo.

il 13/08/2013 alle 00:12

Grazie, ti abbraccio, andrea.

il 13/08/2013 alle 02:23