Scivola silenzioso ormai tutto consunto l’astro del giorno
perdendosi di domande nel buio
ingoiato dal mare
qui:
nella mia baia intrisa di suoni
lacero
questo uniformarsi di pensiero
l’amore a me possibile- impossibile è il verso che ristagna
si trasforma
polvere a traccia di dita più o meno inquiete
troppa erba lasciata a seccarsi d’ogni plateale sorriso
paura:
rossa furia vivente dissona e liquefatta precipita
dalle orbite vuote assonnate
piove
dici
ma solo tu lo senti o lo taci nascondendo quella
bifida
fronte a baruffa difforme
vanto tuo
o mio: chissà...
d’ombre
un ieri intasato e capovolto scarabocchiato e riscritto
sul parapetto liberty
nel tentativo in mia presenza- assenza
ironico perfetto
di un cerchio quadrato allo specchio.
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