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Pubblicata il 27/07/2013
In questo afoso caldo caldo dell’estate
mentre patisce il corpo quasi sfatto
e pur la mente par perder i pensieri
a rinfrancar il primo e quella attenta
ritornano ricordi voci suoni care figure
di un tempo non perso non dimenticato
di estati afose calde di un tempo antico.
si lava i piedi il villan sul limitar dell’uscio
suona la campana del vespro in lontananza
poi a sera quel gracidar nel fosso della rana
scende la notte danza la lucciola tra l’erba
Lilla e Dora le due cagnoline abbaiano alla luna
io fanciullo al sibilante ronzar delle zanzare sogno.
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Una piacevole visione descritta da un ottimo anfitrione! Bravo Rustico! Amico Rustico!

il 27/07/2013 alle 16:08

Grazie con stima cordiali saluti ggc(rusticus)

il 27/07/2013 alle 17:02

Piaciuta soprattutto dalla metà in poi, belle immagini davvero!

il 27/07/2013 alle 20:21

Hai evocato, con i tuoi bei versi, i miei ricordi fanciulleschi. Bravo! Un sorriso patty

il 28/07/2013 alle 08:18

un quadro dal sapore antico, molto reale, ben dipinto con i colori di un tempo. Congratulazioni. Bella

il 29/07/2013 alle 17:41