PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/07/2013
cancellati
i numeri dei telefoni
dei vecchi amici
che non sono stati mai,
ma, pero', tu lungo la stessa via vai,
e, vedendo i visi di loro,
non li vedi affatto:
solo i fatti
registrati al computer della memoria-
niente emozioni,
niente sentimenti-
le specie sono state gia' ricercate...
ancora i dati e i fatti...
non sono gli oggetti della curiosita'
della nostra nave interstellare...
non c'e' piu' nessun interesse...
non vale
la pena
di accendere gli strumenti e gli indicatori...
non sono degni...
il caso enne
e' gia' chiuso:
tutto e' gia stato studiato,
abbiamo i risultati,
abbiamo le conclusioni-
senza le allusioni...
ci aspetta
un'altra concellazione,
ci aspetta un altro pianeta...
e nella dimensione Beta,
corretta dalla Teta
si germina una cuscina del ricevimento
per la nostra nave...
ave! Ave!
salve! Ciao!
lab rit!
szervus! we'll never meet,
non li incontreremo piu'. mai.
fai cosa fai,
vai
all'entrata della condensed
per portare un grano
della sapienza,
un chicchio della fede...
si accendono i motori,
gia' si vedono
le foschie della partenza...
il codice, l'inserimento,
l'automatico,
lo spegnere della mente...
una preghiera,
una formula della transformazione...
andiamo all'altra constellazione...
con i fatti che sono stati
gia' vecchi un secondo fa...
una progetazione,
una golarita',
un prevvisto
una prognosi
per trenta mila anni...
stato di condensazione,
stato del punto crescente...
un secondo
un anno-
un secolo-
uno scintillometro...
la tempospazialita'...
l'assenza dei sentimenti,
l'impossibilita'...
un'eta'
con una missione
compiuta...
good morgehen!
dobre uttero!
buon mattutino!
l'apertura,
l'inno,
le vacanze dopo
il voleterno...
l'obblivio,
la memoria...
l'indagine...
tutto in un punto-
senza una pagina.
ivan Petryshyn
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Che ti posso dire: spero ti senta meglio! Bravo!

il 26/07/2013 alle 08:15

che ti posso dire: non sentivo male- grazie!

il 27/07/2013 alle 03:09

Voglio essere diversa, non voglio salire su quella nave interstellare, non voglio dimenticare di pensare, voglio essere meno schiava della tecnologia fine a sé stessa e voglio essere una pagina da riempire anziché un punto. La mia chiave di lettura della tua bella poesia. Ciao Antonella

il 27/07/2013 alle 17:40

Esatto voglio rimanere con i piedi per terra e con un minimo di tecnologia,sei sempre grande ciao

il 29/07/2013 alle 15:30