Madre, nel fulgido cielo, fecondo amor volli ed umano sacrilegio violarne amor, in
ossequiosa speranza, e cor palpiti nel costellato firmamento.
luce,avvolga grembo di Colei che innocenza esprima nel degno espiar di grida sommesse, in
ere, nelle quali l'umano trafugar, di soggiogati animi confidino in Ella, la cui belta' in labili speranze ,sino ad ergerne amorevole abbandono.
amor, annidati enigmi di puro incanto ed in noi brancolino nel buio stigmate di risanato legame.