La successione delle immagini di questi versi, tutta voce, volo e respiro, confluisce in una visione estaticamente perfetta. La descrizione, piuttosto affannata per esigenze di dinamismo lirico, da corpo a nudità di seni e gambe di una figura che il poeta preferisce ammirare nella sua essenza incorporea più che reale. Una visione magica che profuma e prende vita dall’erba, nuda ninfa sull'erba, quasi un ritaglio di un impasto cosmico. Un susseguirsi di tenerezze apparenti, ma emozionanti, un omaggio a quella purezza di affetti adatti ad una poesia come questa che ne valorizza ogni spigolatura.
grazie Ugo del tuo, come solito, magistrale commento/intervento....un caro saluto amico, andrea
Il privilegio di poter realizzare i desideri della mente nell'osservazione magistrale della ninfa e di suggere, come linfa da un fiore, le movenze sue aggraziate. Le onomatopee sono nascoste ma vibranti e sembra di essere avvinti dal rullo frenetico dei tamburi in un'orchestra... Indispensabili i complimenti!
Grazie Decio delle belle parole....un caro saluto, e ancora grazie, felice ti sia piaciuta, andrea.