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Pubblicata il 10/07/2013
E’ una di quelle mattine;
aria sorda e onde di lago,
immobili, terse, fredde.

l’amante della quiete qui
porrebbe il suo corpo, ma non io;
io sono il passante che mira.

colto un riverbero di latte lacustre,
un’ombra densa di scoglio e la solitudine
dileguo, avventurandomi per sentieri campagnoli.

giunto a mura famigliari siedo
liberando la silente vita, il pensiero, la parola
ed il segreto, che vagheggia nell’animo.

a.G.
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e come potrebbe fermarsi un'anima inquieta come la tua, che cerca sempre e comunque .Mi piaciuta tanto ciao

il 10/07/2013 alle 17:59

la tua anima trovera' la serenita' , lo dico io e basta ,salutone

il 10/07/2013 alle 18:06

molto bella ,la descrizione di uno spirito libero,di un'anima ,secondo me piu' che inquieta ,vitale e curiosa e intelligente.marinella

il 10/07/2013 alle 20:52

Carina!

il 10/07/2013 alle 22:44

La tua intensità arricchisce il lettore. Bravissimo!Un bacio,patty

il 11/07/2013 alle 06:34

ogni tanto mi fermo, ma la mattina...preferisco dare un'occhiata e poi svanire...grazie lilli, ciao^^

il 11/07/2013 alle 16:27

caro paolo...sono mediamente sereno...grazie infinite, ti abbraccio.

il 11/07/2013 alle 16:27

grazie marinella, troppo buona, pure te abbraccio, andrea.

il 11/07/2013 alle 16:28

a presto sir

il 11/07/2013 alle 16:28

gentile patty ti ringrazio.

il 11/07/2013 alle 16:28

bellissima caro Andrea. sempre più in alto. abbraccio.

il 11/07/2013 alle 17:51

grazie gianni, un caro abbraccio.

il 11/07/2013 alle 17:55