Dormi, Graziano, sulle note dolenti delle campane d'Alcmàne; dorme la selva montana, dormon le fiere e le forre e le balze.
dormi, tu dormi, bell'angelo, dormi! ché tremuli spifferi d'algido canto già vagan sull'orme di quiete; non torni meco, ma sento, nel sonno, il tuo pianto.