Lei era distesa qui..accanto a me.. splendida più che mai.
non osai chiudere le palpebre per non perdermi neanche un istante del suo straripante fascino.. nessuno e niente esisteva oltre noi.
quello fu il momento in cui avrei dovuto porgergli l'ormai stropicciato biglietto.
mi trattenni... pensai che non fosse quello l'attimo ideale.. e invece.. più fuggente di così un "attimo" non fu mai stato.
lei vide ciò che avevo nascosto tra le mani...lo prese e.. senza guardarlo.. lo strappò in mille pezzi..dicendo:
"Perché tutto questo tempo per un pensiero.. ormai è vetusto...ne desidero uno novello che racconti di noi.. di questo preciso momento...di questi nostri sottili e intimi istanti".
io le risposi: "hai ragione amor mio...tutto l'amore che sento per te è tre volte più intenso di quello descritto in quei candidi coriandoli".
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