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Pubblicata il 09/07/2013
Addio
cesto d’oleandro.
riparto da me,
sono il capolinea del treno
il cupo atterraggio di un corvo.
ti saluto e ti ridò la vita.

addio, addio, addio
è l’ultimo saluto
alle ultime parole
con cui mi hai pugnalato.

e’ finita, finita, finita.
addio allora,
fiore del deserto,
mio invisibile amore,
hai strappato gli steli bianchi
con quelle tre parole.

ascolta!

la risacca va e viene
portandosi dietro la sabbia
del tuo deserto.
tutte le mie lacrime
le ho raccolte dalle tue mani,
piccole, lievi ali levate nel cielo che volevi..

ti ho chiamato Aria
e sei stato il Respiro.

interrotto

bloccato

reciso fiore.

così dal freddo
ti dico addio tre volte,
come i nostri anni di brezza e tempesta.
io ti lascio
strappandoti dagli occhi,
rompendo il mio destino.

tu,
aquila ghermente,
pantera notturna,
luna illuminante.
addio mio fiore,
mia sabbia del deserto,

mio mare del deserto.
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splendia ritrovo emozioni vere marinella

il 09/07/2013 alle 15:32

Sai trasmettere forti emozioni con il tuo stile fluido e diretto. Complimenti!

il 09/07/2013 alle 16:33

Commovente bravura!

il 09/07/2013 alle 21:22

Siete molto sensibili e attenti. M'inchino a voi...

il 10/07/2013 alle 20:57