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Pubblicata il 04/07/2013
Silenziava il sogno
stava l’alba alla finestra mia
altrove la rondine volava

in questo giorno di solitudine
cos’altro si rinnova se non la quiete grigia

poi d’un tratto un volto ed un riflesso
lanciando sguardi scatenava un bagliore;
osservo: sorgeva il sole in lontananza
e quindi nessuno

soltanto il nulla, noia e tristezza
apatia del pensiero ed afona l’aria
e il tempo muoveva l’ora
dolce un ricordo sorgeva nel cuore
dipingeva memoria perduta di te
così la certezza di amarti ancora
e quel dolore che scioglieva la pace

voce alla mente diceva: Pensala ancora
lei la vita, quasi l’inverno è l’estate, l’amore
non sarai solo se non lo vorrai con l’animo
sentirai da quel sentiero salire una voce
vedrai un sorriso, sentirai il respiro
vedrai l’amore

ma non credevo perché ero solo
sentivo il freddo, io ero il gelo
l’oblio dell’uomo senza speranza
che risuona trasbordando dal labbro

grida più forte:
mai più fuggire!
ma perché restare?
la vita sognala per accoglierla ancora
giungi al tramonto e la vita anela

anelando la vita
figura dal candido nulla
plasmava il sembiante roggio
profilo di seno era in penombra
molle il braccio al grembo
la ciocca di capelli accoccolata

sul roseo labbro eterna posava amore
sguardo fuggente baciava e camelie coglieva dal vaso

cadendo una goccia era lacrima
sanguigna
estasi è morta e lei è già lontana
l’amore è già lontano

discendi pioggia sul volto e portalo via,
lavami via.

11/08/12 A.G.
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la chiusa e' di purificazione la poesia come da titolo oblio ottima,un saluto

il 04/07/2013 alle 19:11

Carissimo Andrea, ogni volta un' emozione.. sono sbalordita da tanta bravura! Non mi stancherò mai di consigliarti di rivolgerti ad un editore, questa meraviglie non possono restare per pochi intimi. pensaci seriamente. Tanti baci, pattycara

il 04/07/2013 alle 19:14

Carina!

il 04/07/2013 alle 22:38

UN gran bel leggere, Andrea, questi versi. UN sentire questo espresso assai intimo che si riverbera e amplifica nel lessico curato e minuzioso a farne rimarcare l'autentica profonda dolorosa entità. POi un moto dell'aere pare volere forzare questo interno rinurgine di immagini e noia apatica, ma è un interludio, perchè anche il sentimento è caduco e non pare bastante a rendere tangenziale questa ormita di pessimismo coemico di cui è pervaso il testo, facili sarebbero i richiami, ma non renderebbero merito alla tua verve ed al tuo stile che si sente suffragato da uno studi metodico e totalizzante al soglio della trasfigurazione di un sentire verso canoni classici e autentici non pago di un metro fatuo e superficiale. Ripeto un bel leggere questo tuo lavoro dell'anno scorso carico di pathos e malinconica rassegnazione. sergio

il 05/07/2013 alle 06:31

Versi che, per lasciarsi accarezzare dal ricordo, pur travagliati e malinconici danno la quella speciale percezione dell’infinito che, in conclusione, lascia un discreto motivo di serenità. Sempre eccellente questo ragazzaccio!

il 05/07/2013 alle 17:36

di commenti c'e ne sono a sufficienza,il ver sentire e' come pietra assai leggera che coglie il segno delle cose.bravo

il 05/07/2013 alle 17:36

Una composizione meravigliosa, scandita da un ritmo armonioso e da una profonda analisi introspettiva. Bravo!

il 05/07/2013 alle 20:00

bravo :-)

il 05/07/2013 alle 20:19

una purificazione che distrugge però caro paolo è quello il brutto....grazie e ti abbraccio...^^

il 05/07/2013 alle 20:53

dopo il tuo intervento alla mia Tsizikas cara patty e quelli di altri amici di ph in altre occasioni, non nascondo di averci pensato, ma non credo sia il caso...però le tue parole mi allietano e ti ringrazio davvero molto, un dolce abbraccio, andrea.

il 05/07/2013 alle 20:55

ciao Sir^^

il 05/07/2013 alle 20:55

Caro Sergio questa era nata a seguito della rielaborazione della rottura fra me e la mia ultima ragazza, e quindi si caratterizzava specie di quello...ho voluto raccontare una delle prime mattine in cui sapevo che nella giornata non l'avrei incontrata, che quel sogno d'amore era finito, e tuttavia avvertire la consapevolezza di amarla ancora e non voler rinunciare...la seconda parte quella che inizia con "anelando" invece voleva riassumere l'immagine d'un sogno tra soffuso erotismo e dolcezza ed il brusco risveglio e la seconda grande certezza, la solitudine la morte dell'amore, il voler scomparire cancellato dal dolore....grazie del tuo caro commento, un caro abbraccio amico, andrea.

il 05/07/2013 alle 21:02

così come un dolce senso di serenità mi lasciano le tue care parole Ugo, ciao ti abbraccio, andrea^^

il 05/07/2013 alle 21:02

grazie anche delle tue parole Astio, un caro saluto, andrea^^

il 05/07/2013 alle 21:04

Ringrazio Aedo....^^ ciao

il 05/07/2013 alle 21:04

cangioooooooooo^___^ ciao e grazie

il 05/07/2013 alle 21:04

...Un giorno ti farò vedere il famoso libretto....forse....Questa la vorrei prendere tutta.....In alcuni versi gli echi leopardiani mi hanno trasportato in una atmosfera nirvanica........Il divino Montale domani se vorrai lo potrai cercare tra i versi sparsi di questo sito........Un abbraccio, rom.

il 05/07/2013 alle 22:37

libera scelta a te per quando mostrarlo anche se così non sarebbe più segreto...ho letto il tuo pallido e assorto, mirabile...grazie delle tue care parole, un caro saluto, ti abbraccio,andrea^^

il 06/07/2013 alle 22:58