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Pubblicata il 17/06/2013
Odor di fresca ruggine invade la mia valle
profumo di rugiada imbratta le mie spalle

stupida mia pioggia che emuli il mio pianto
ch'io non voglio addosso e neppure accanto

dal grande cielo precipiti ostinata a catinelle
portando poi con te infrante sognanti stelle

le vuote fosse riempi per la terra mescere
innaffi il mondo intero per farlo sì crescere

lavi il duro petto per il cuore ammorbidirci
bagni le aride menti per l'anima restituirci

quando tu acqua tornerai lassù orgogliosa
spero nella tua ammirevole opera rigogliosa

ciò valga per un sol umile uomo alla volta
cosìcchè l'ultimo speri nella sua mirata svolta
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Bel testo e belle rime, ciao,patty

il 18/06/2013 alle 07:58

Bei occhi e bei capelli avete!

il 18/06/2013 alle 14:31

questa volta Sir hai chiamato la pioggia a compiere un bel miracolo,un salutone

il 18/06/2013 alle 15:23

ma quante belle cose scrivi morris.marinella

il 18/06/2013 alle 21:38

Che la pioggia scenda su di voi, Paul... solo quando avrete caldo! Oggi, in ufficio, con tutta l'aria condizionata.. si moriva dal caldo! Palermo con caldo umido: il gelato al pistacchio mi ha imbrattato Brioche e mano compresa!

il 18/06/2013 alle 22:58

Sir o dei dubbi sulla vostra aria condizionata ,la chiamerei aria sola (fregatura) un inchino per l'irriverenza ,salutoni

il 20/06/2013 alle 18:16

Ah ah ah ah ... il sole, nel pomeriggio, impatta alle mie spalle.. inesorabilmente!

il 20/06/2013 alle 18:26

Sir, ma sì bravu, veramenti! Hahahah, scusa ma in dialetto certi complimenti vengono meglio. Che ne dici?

il 24/10/2013 alle 15:04

Ti ringrazio, Leonardo! Grazie infinite!

il 24/10/2013 alle 16:43