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Pubblicata il 17/06/2013
Stimato ardimento in acclarato eclissarvi, le cui speranze ritrarsi nell'eremo dell'infinito perdurare e gergo appaia imprescindibile costanza in umano trasporto.
senno mitighi inattese realta' in pronunziati cenni il cui fulgor ascenda nel rigoglio di impercettibile tempo, e luce, evochi perseguibile miraggio di decorosa immagine, ove fato elegga cognitiva rinascita.
inerme, a soggiogate tentazioni mirar nel cadenzato cammini, abneghi in mutevol abbandono e crogiolar volli membra in ventre di colei che fu.
tenebre in evanescente resa, e cinguettio il cui canto vivace purezza nel'di' sopraggiunto, ove nulla piu' temer possa quanto spirato spirito nell' ammaliato abbandono .
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Bravo :-)

il 17/06/2013 alle 12:15

a Secco questa merita due rampe di scale fatte in un unico salto per la bellezza dello scritto, ora ti saluto e vado a saltare ciao

il 17/06/2013 alle 12:22

5 in pieno per uno scritto supremo!

il 17/06/2013 alle 15:53

il solo ringraziarvi sminuirebbe quanto orgoglio voi mi conferiate per tanto accolgo con affetto immenso quanto dedicatomi peccato non aver possibilita' d'incontro cmq un GRAZIE FORTE FORTE Un SALUTONE dal VS. DIEGO

il 17/06/2013 alle 16:49

un giorno anche quel sogno si averera' (con 2 v non torno indietro) ,salutone

il 17/06/2013 alle 18:43

....carissimo james, è da un po' di tempo che non vi seguo ma vedo che le cose non sono cambiate.....comunque devo riconoscere che il frammento " le tenebre in evanescente resa".....meriterebbe una citazione per il.....Nobel. rom.

il 17/06/2013 alle 22:54

x cantorom : ringrazio per la spontanea affermazione James

il 20/06/2013 alle 19:39