ci sono solo dei processi-
il movimento incessante:
e si rivolgono i pianeti e le stelle eterne,
i paradisi e gli inferni
delle nostre immaginazioni,
e piccole e grandi nazioni,
come i raggi della luce ,
narrano qualcosa ai tutti
e buttan'
il plasma di un tiepido attorno
o tacciono nel buio immobillato,
non-fatto o creato,
l'innotabilita' misura un istante
dei secoli inspezzabili,
che sono sequestrati dall'eternita'
che mai ha professato la nostra verita'-
sono i circoli rapidi dei fili del senso,
che non e' stato mai compreso o propenso
da nessuno,
e solo tacciono le lune-
tutto il mondo tace,
e, in quel silenzio,
ci si procede a un circolo senza tracce...
la luce delle stelle,
una scuola infinibile
di un tessuto dell'imparzialita'
e dell'ostinita'
dell'inmisurabile e dell'imbracciabile delle rotazioni
che possono distruggere e dare via
a una goccia della vita
creando un nervo dell'allegria
che mai rispettono i movimenti delle stelle,
anche se son' immensi,
anche se son' belle.
ivan Petryshyn