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Pubblicata il 05/06/2013
Era una donna mite,
una donna arresa,
si sottraeva alle carezze
perchè aveva preso troppo botte.
era taciturna,
nessuno l'aveva mai ascoltata.
si ammalò gravemente,
l' ospedale divenne la sua nuova casa
e noi infermiere, la sua famiglia.
cantavamo per lei,
l'accudivamo come una principessa,
non respingeva più le nostre carezze
e i gesti affettuosi.
commossa ammirava quel fiore
che non le facevamo mai mancare.
si fidava, di noi
e parlò.
raccontò la sua vita infernale,
del rispetto e della dignità negata,
subì ogni genere di sopruso.
parlò di fiumi di mute lacrime
e di solitudine opprimente.
poi, un giorno, il "marito" morì.
si vestì a lutto,
accompagnò il suo carnefice
nell'ultimo viaggio.
mentre l'addetto,
ricopriva la bara di terra,
gli si avvicinò e disse:
"calca bene!"

per te Aldina e per tutte le donne che hanno sofferto in silenzio.
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Raf

Grazie alla tua sensibilità, il grido muto di molte donne come Aldina ha trovato nel tuo cuore un'eco di parole. Complimenti Atena!

il 05/06/2013 alle 14:11

La tua sensibilita' e' commovente come lo scritto ,e aggiungerei quante ne avrai viste nella vita e l'eccelso lavoro che fai ,un abbraccioneeeeee piu' lungo

il 05/06/2013 alle 16:18

Simbolo di sofferente vita raccontato in modo straordinariamente ineccepibile! Una bacio a voi, soave Patrizia!

il 05/06/2013 alle 16:52

......Un abbraccio, milady.............

il 05/06/2013 alle 18:28

Grazie di cuore a tutti. Un grande abbraccio,patty

il 05/06/2013 alle 18:52
Jul

Una storia vera e triste come tante e, testimonianza della tua esperienza personale e professionale che fanno di te un angelo bianco curatrice di corpi sofferenti ed anime infelici. Un carissimo saluto, Jul

il 05/06/2013 alle 20:38

Carissimi Giulia e Fabio vi lascio il mio abbraccio, grazie,patty

il 06/06/2013 alle 15:11

Rompere il silenzio con l'amore, quello onesto e sincero! I miei complimenti. Un abbraccio

il 06/06/2013 alle 19:59

sofferenza annidata nell'indegna persecuzione di divorata ed opprimente nefandezza e l'uomo carnefice dello stesso uomo in special modo di una donna ed il deplorevole agir non meriti che giudizio al disopra di ogni pregiudizio. Peccato per Aldina nel non aver provato cosa l'amor possa offrire.......... Complimenti nella eloquente descrizione Diego

il 08/06/2013 alle 08:08

un pensiero d'amore per aldina,a te cara Patty l''applauso di chi sa cosa sia la sofferenza,marinella

il 10/06/2013 alle 07:44

Per pippi, diego e marinella un grazie di cuore,patty

il 11/06/2013 alle 10:30

Prendersi cura delle persone ammalate o fragili è più un servizio che un lavoro e chi lo fa con benevolenza, solidarietà e rispetto della sofferenza,spesso attrae la confidenza e la fiducia, perché sente che la persona che ha accanto può capirla oltre a darle affetto e in più questa bellissima poesia dedicata.Io trovo che anche questo sia una forma di amore per il prossimo di elevata grandezza.Un abbraccio,ciao

il 15/06/2013 alle 14:15

Triste lettura. Un abbraccio ad Aldina

il 22/06/2013 alle 15:32