PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/05/2013
hanno aperto il buffet di fuori
accompagnato da una recitazione
troppo appassionata di versi

la poesia va letta solo tra la commozione e il pianto
poi non serve
si legge quando si trema di solitudine
quando si ha la pancia troppo piena per godersi la vita
ma non quando si mangiano dolci in compagnia
a una mostra d'arte
e la passione poi?

ci sta una sedia
al centro della sala dei dipinti
desolata
da quando hanno aperto il buffet
ci sto seduto io
e vedo i vari quadri come porte
provo a entrarci
ma non se ne spalanca neanche una

così scrivo
questo
che leggete
seduto sull'unica sedia
al centro di una sala
piena di porte dipinte
mentre fuori ammazzano
la poesia
  • Attualmente 2.66667/5 meriti.
2,7/5 meriti (3 voti)

Crudeltà espressionistica!

il 31/05/2013 alle 22:05

Sento di non condividere totalmente il passaggio della 2 strofa....sicuramente però è alquanto insensata la lettura di un testo poetico mentre la gente s'abbuffa, non se apprezza le parole, il corpo intero è impegnato nell'estasi mangereccia, avrei compreso se avessero letto il testo durante la visione della mostra, un accostamento tra parole e arte....solo su questo posso concordare che stessero uccidendo la poesia. ciao.^^

il 31/05/2013 alle 22:43

grazie del commento K. Ti tengo d'occhio.

il 01/06/2013 alle 19:53

Apprezzo molto questi versi, è difficile che una tale occasione li suggerisca. Vi trovo una giusta critica e il naturale risentimento di chi ama la poesia e la difende con la stessa poesia, ma quella in cui crede e che qui leggiamo. L’immagine di quest’attento e deluso visitatore si staglia quale unico e severo censore al centro di una sala che avrebbe dovuto conservare la sacralità che l’arte esige. A parte tutto però, desidero spezzare una lancia a favore degli organizzatori. Una mostra espone opere create dall’arte di un uomo, belle o mediocri che siano. Un organizzatore preparato che crede nel suo mestiere, sa che anche la poesia è arte; non è errato associare alla manifestazione un simile momento d’arte pura qual è la poesia; forse l’errore sta nell’aver programmato un buffet, dimenticando la poca sensibilità degli astanti! Comunque, questa volta mi sei piaciuto Sig. Kenij e tanto anche il tuo entrare e uscire da quelle porte dipinte. Un caro saluto. Ugo.

il 02/06/2013 alle 11:51

grazie per i commends. ci sta un aforisma kenjiano doc: "per poter accedere al Nuovo, bisogna metter piede sul terreno dell'opinabile"

il 03/06/2013 alle 14:51