Sulle punte di agili piedi viene sempre
avanti una fiaba danzando
attraversando soli che ci consumano,
notti
a nascondere gli occhi azzurri di Sheherazade
le sabbie rosse del deserto di Garmsar
accorciano il desiderio
oltre il rumore cupo della montagna c'è un rapido mondo
di corpi sottili portati qua e là dal vento
quando l'uomo si sveglia dalla morte
è laggiù che va ad abitare
tra pareti che diventano foglie
e grandi alberi illuminati dalla luna
che continuano a camminare
sospeso il respiro
è più dolce
assorbe la formula del sangue
compressa nel palmo della mano
si ascolta consumare nel sole moribondo
e nell'ultimo
della sera fiammeggiare.
ringrazio tutti per i commenti e le letture
vi tengo vicini nel cuore della Poesia