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Pubblicata il 16/11/2002
Ho perso te,
pianti e gesti automatici,
ripetuti muti.

I miei pianti come nuvole
che scorrono nel cielo
in una notte scura.

Scende la nebbia
e una ebrezza fredda
mi raggela l'anima.

Un incauto vento alliscia
i miei capelli e prosciuga
appena il suolo.

Il mio cuore si era perso
nella paura del tuono
la cieca violenza del buio.

Tu nel mio cuore profondo,
tu nel mio cuore dannato,
eri sicurezza del presente,
smarrimento del futuro.

Corrono i giorni,
i mesi e gli anni,
ogni lunga memoria
si sfrangia nella trasparenza
di stagioni.

Agitava il giorno
le sue rapide ali trascinando
a se i minuti,
e battendo le ore come battiti
del cuore.

Si disperdono tante effimere
gioie che valevano un'ora
d'intime brezze.

L'anima che si innalzava
lentamente scivolando lontano
ai tramonti,
disperdendosi in uno sconfinato
spazio.............................


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alba mi è molto piaciuto il tuo esprimere il fatto di sentirsi tristi edel tuo dolore bacie ster

il 17/11/2002 alle 07:44