PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/05/2013
Adieu Belle Poésie,
eri un canto recitato all'antica corte
ora sei parole vibranti d'anime morte
sperduto verso solitario
incatenato all'orrido rimario
e così si rinnova di te la visione
l'idea che tu sia riflesso d'illusione

.Adieu Belle Poésie,
non sentirai più narrare di eroi
ideali e illusioni vanno allontanati
perchè solo il vero ti deve toccare
solo la mediocre tristezza ti può sfiorare
e si scopra che sei verità ed emozione
non solo una vana nenia o canzone

.Adieu Belle Poésie,
qualcuno ricorre ad linguaggio fittizio
qualcuno gioca con lingua scurrile
tu sei fusione e morte d'entrambi
la parola distrutta deve essere modellata
la tua essenza d'anima va ricordata
la chiave è lo studio della tua vita passata

.Adieu Belle Poésie,
qualcuno crede tu abbia una forma eterna
qualcuno racconta della tua natura eterea
nessuna di queste è la tua fibra
tu sei realtà uccisa che vibra
sei melodico strazio che grida
sei essenza prima tra amicizia e sfida

.Adieu Belle Poésie,
hai notato che uso l'odiata rima
è solo per deridere che la ritiene Prima
chissà chi ti vedrà realtà globale
chissà chi ti chiamerà incanto astrale
sembiante sfigurato dal mondo
figlia di menti che girano in tondo

.Adieu Belle Poésie,
non vorrei risultare antipatico
è solo che quando ti descrivo divento apatico
in trance perso nelle memorie scientifiche
quelle che avrei voluto per sempre
glaciale freddezza calcolatrice
mitigata in fretta da un verso di Montale

.Adieu Belle Poésie,
l'Avanguardia ti ha venduta alle bocche
adesso chiunque si chiama Poeta
reciterei un requiem ma non lo sentiresti
così come i fiori non sanno amare
così come gli i sassi non sanno respirare
essi tutti accolgo le nostre astrazioni

.Adieu Belle Poésie,
avrei voluto scriverti in inglese e francese
decadere nell'amico portoghese
sfiorare reminiscenze del dolce tedesco
ma è l'italiano che più di tutti amo
e quindi ti scrivo questa lingua normale
in cui nacque il bel volto attuale

.Adieu Belle Poésie,
la semiotica saprà ricordarti nei suoi segni
la letteratura saprà ricordarti nei suoi testi
la gente saprà ricordarti come eri
e tutti consci di questa primordiale bellezza
volgeranno l'occhio in avanti ove fuggi
bellezza stanca di una patetica danza

.Adieu Belle Poésie,
ti potrei chiamare meretrice e ingannatrice
ma è chi ti scrive che abusa del tuo amore
io semplice umano non son diverso
son qui anche adesso a strapparti i capelli
sperando d'unirli e giungere al sommo Quia
ove tutto si perde e la mediocrità si rivela

.Un'ultima dolcezza Belle Poésie,
il corvo vola sfidando venti sprezzanti
e un uomo solo s'avvia per la via
mentre il lontananza l'eco del traffico
accompagna l'uscita di scena del giorno
che si copre di buio di nere pupille
in attesa d'una luce che non sorgerà più

.Adieu Belle Poésie,
quanto ancora potrebbe continuare ciò
eppure presto giungerà la fine
e forse allora qualcuno capirà d'essere muto
che il cuore parla solo a se stesso
e quanto scrive è umana trasfigurazione
tutto legato alla perpetua perfetta illusione

.A.G.
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scusate per alcuni errori nel testo, non l'ho riletto. saluti e grazie a chi leggerà

il 28/05/2013 alle 18:41

Non adieu ma au revoir mon ami. Affetto per te. ninomario

il 28/05/2013 alle 19:45

....da quando in qua scrivi ".....l'odiata rima ...." proprio stasera che ho postato un altro Canto ?....E adesso che faccio ? Adieu belle poesie. je vous embrasse.....

il 28/05/2013 alle 21:18

Caro Andrea, l' unica parola che mi viene in mente è : grazie! Tu sei un essere speciale...Un bacio,patty

il 28/05/2013 alle 21:19

un grosso testo, per spunti , contenuti e bei versi 8consapevole rima compresa). Finalmente qualcosa che non sappia di filastrocca smusicata di paesaggi fuoritempo, ma che dica della poesia, sulla poesia. Che porti un po' di rifllessione sulla brutta fine che essa ha fatto e sta facendo, sul suo significato oggi e sulle scelte dettate da cosa? (si vedano i versi dei rimari etc) Come già scrissi da qualche parte, spesso si scambia poesia per appunto da diarios egreto, il ché non è male, basta che non si scambi questo per quello, e soprattutto, non si lasci un ricordo di antologia scolastica tramutarsi in imitazione di luoghi comuni arcaici, ridotti da mano inabile a cosa ancor peggiore. Insomma, ricordarsi per una volta che la poesia ha bisogno di nuova linfa per divenire linfa nuova, per un secolo, una società e una storia; e magari, ricordarsi anche, che i poeti delle varie antologie con cui ciascuno si è formato ai loro tempi erano avanguardia e non copia, erano Nuovo e non muffa. Lavoro grosso il tuo con alcune strofe che avrei omesso, ed alcune rime, forse, un po' forzate (cosa ovvia quando si lavora molto di idea e di spazio), che nel complesso ho apprezzato molto.

il 29/05/2013 alle 00:17

Un bacetto ve lo meritate! Dopo tutto mi avete definito l'ultimo di questi eroi e cavalieri ancora in vita!

il 29/05/2013 alle 00:19

bravo bravo :-)

il 29/05/2013 alle 12:36

Caro Andrea,non so commentare come altri,pero' vorrei dire due parole circa questo lavoro importante e impegnativo che ci hai regalato.al di la' del bello di cio' che sempre scrviiv,io penso che tutte le poesie, anche quelle che sanno di muffa, che sono sdolcinate, trite e ritrite per argomento o collocazione,meritino di essere classificate tali perche' nascono sicuramente da un'emozione,da un dolore piuttosto che da una gioia.Penso che si debba rispetto (non che tu manchi di rispetto,intendiamoci),anche a quei lavori semplici,senza pretese, che pero' hanno aiutato in un momento particolare della vita a sentirci piu' leggeri.mi piacerebbe conoscere altre opinioni.un caro saluto Marinella

il 29/05/2013 alle 15:15

bravo Andrea bel testo. sei proprio bravo. ciao.

il 29/05/2013 alle 17:46

Caro nino, l'adieu voleva essere solo più provocatorio, e poi lo trovavo più musical, ma grazie, un caro saluto, andrea.

il 29/05/2013 alle 19:01

Mon cher rom, ne t'en fais pas, mi piace leggere le testi in rima, sono i primi che si leggonoe s'imparano, l'odiata rima è riferita al fatto che non mi piace usarla, la trovo limitativa per me, tranne in casi in cui voglia sottolineare l'importanza d'un passaggio nel mio testo allora lì la uso. In questo era volutamente provocatoria, verso chi ritiene che la poesia debba essere fatta di sola rima. I tuoi testi mi piacciono sempre, nessun problema quindi, un caro saluto, je vous embrasse, au revoir, André

il 29/05/2013 alle 19:07

grazie a te invece patty, un caro abbraccio, andrea.

il 29/05/2013 alle 19:08

Ti ringrazio della riflessione Kenji e delle considerazioni in merito al testo, un caro saluto, andrea.

il 29/05/2013 alle 19:09

Sir...siete degno erede di Ivanoe...grazie, un saluto.

il 29/05/2013 alle 19:10

^_^ cagio, andrea.

il 29/05/2013 alle 19:10

grazie ganni, ciao^^

il 29/05/2013 alle 19:10

Cara marinella, il rispetto è alla base di tutto, almeno da parte mia....infatti concordo con te che la poesia è emozione, cosa che ho pure ribadito alcune volte nel testo, le mie riflessioni non vogliono tanto attaccare la poesia contemporanea, ma criticare un uso orribile che spesso si fa del linguaggio, quello italiano soprattutto, su cui molti, in virtù delle innovazioni e dei risultati che i poeti della Neoavanguardia e non solo hanno portato, reputano giusto degradare il linguaggio a meno che parola, uccidendo la grammatica. Come scrissi in un commento qualche giorno fa, non importa che registro linguistico uno voglia usare nei suoi testi nè se sia legato a termini desueti o moderni, però si richiede almeno l'umiltà di riconoscere che un modello passato si può al massimo riprodurre ma non superare, io stesso potrei scrivere un intero testo utilizzando parole del '800 e passa, qualcuna la usa di tanto in tanto, però almeno so che non sono poeta che non sto innovando e che Leopardi(un autore solo per esempio) è Leopardi, lui è ottimo e fantastico così io non posso in virtù di chissà quale presunzione dire l'ho superato. Io sono per l'uso d'un linguaggio che riesca a filtrare il più possibile la realtà e la sensazione che una persona prova, anche un linguaggio inusuale che verte alla creazioni di immagini non sempre lucide, basta non cadere nel banale e nel pacchiano, poi quando leggo un testo, che sia su PH e altrove rispetto il testo, che mi piaccia o meno, perchè rispetto il sentimento con cui è stato scritto. I tuoi testi ad esempio sono belli, poi possono piacere o no perchè i gusti son vari, però il sentimento che li origina, che si legge è reale ed è questo, che almeno a me li fa apprezzare. Scusa il lungo commento, mi sono fatto prendere, spero che risulti più chiaro ora anche questo testo, io ho una visione mia di come sia un poeta, ed è per questo che mai tendo a definirmi tale, e difficilmente definisco un testo, mio o di altri, poesia. Ti abbraccio marinella un caro saluto, andrea.

il 29/05/2013 alle 19:24

grazie andrea del tuo chiarimento che ho apprezzato poiche'sempre nelle righe,elegante e gentile.marinella

il 29/05/2013 alle 21:09

Caro Andrea, è bello oltre che leggere i tuoi versi leggere commenti e repliche che arricchiscono lo scritto iniziale che le ha fatte scaturire, è questo scambio oltre che la pubblicazione dei testi la ricchezza di questo luogo virtuale. Ciò detto, è arduo scendere nei gironi del verso e tracciare una scriminatura per farne uno spartimento di qua e di la della poesia, ce lo siamo già detti altrove che quando c'e' l'onestà di chi scrive ogni singola sillaba è valida ed è un opera d'ingegno che viene porta agli occhi, non dico giudizio, che quello è un altro concetto, di chiunque la legga, necessario è sia chi scrive che chi legge abbiano la stessa onestà intellettuale e questa è ineludibile, per non ciurlare o essere ciurlati nel manico ( perdona il joke ma è per sdrammatizzare). Io amo la nostra lingua e sono sempre meravigiato quando m'imbatto, o cerco versi scritti sino dal XII secolo che conservano oggi metrica e contenuto e comprensibilità, al pari di quando leggo, anche qui in ph, nuovi modi di usare parole e suoni rime e metriche, che stanno creando a nostra insaputa un lessico di continuità non disgiunta, filologicamente , da quella dei siciliani di dieci secoli fa. MI piace essere qui in questo luogo ed in questo contesto, ed uso questo termine in senso lato, ed assistere a questa forgia della lingua che salva il nostro idioma da una vetustità corrosiva e autoestinguente...Perdona le divagazioni inappropiate. sergio

il 30/05/2013 alle 14:15

Grazie a te marinella per avermi dato occasione di chiarire, ti abbraccio, andrea.

il 30/05/2013 alle 18:12

Vero Sergio, infatti la sincerità delle parole, dell'intenzione, e della parola sono ciò in cui risiede il valore primo d'un testo, questo mio voleva solo allargare un po' i discorso agli elementi per così dire accessori ma pur sempre importanti poichè veicolano la realtà, l'emozione da esprimere. Anch'io rimango estasiato da chi scrive con un linguaggio non moderno e tutt'altro che semplice, sia per struttura che per altro, però sempre più spesso ho notato che chi tende a scrivere in quel modo tende a parlare per invenzione e non per realtà, non solo se fai notare una discrepanza o dai una tua opinione molto spesso da parte di queste persone vi è un modo di fare arrogante quasi un sentirsi superiore, che francamente non mi piace, perchè per quanto bravi non è che abbiano scritto una seconda Divina Commedia. Le divagazione mi piacciono sempre caro Sergio, io stesso tendo a farle, inoltre leggere le tue opinioni, come quelle di molti altri, è bello e accrescitivo. Concordo che questo sito ha la peculiarità di aiutare al confronto che trovo pure io fondamentale per crescere e comprendere meglio il mondo, ognuno porta le sue esperienze le sue sensazione, sia per arricchire che per arricchirsi di nuova linfa culturale e non solo. Io ti abbraccio e saluto, caro Sergio, Andrea.

il 30/05/2013 alle 18:20

oh, no, nessuno mai dirà addio alla Poesia, finché ci saranno amanti per lei, amanti, non scribacchini che vogliono solo onori, gli amanti, quelli veri, che se ne stanno celati a cantare senza voce dietro un sipario di stelle a te va il mio grazie particolare, non solo per la lettura di questa appassionata Poesia ma tu sai perché...

il 06/06/2013 alle 16:41

Grazie, infinitamente ti abbraccio, finchè gli amanti veri della poesia esisteranno lei sarà con noi. Andrea.

il 08/06/2013 alle 02:57