scusate per alcuni errori nel testo, non l'ho riletto. saluti e grazie a chi leggerà
....da quando in qua scrivi ".....l'odiata rima ...." proprio stasera che ho postato un altro Canto ?....E adesso che faccio ? Adieu belle poesie. je vous embrasse.....
Caro Andrea, l' unica parola che mi viene in mente è : grazie! Tu sei un essere speciale...Un bacio,patty
un grosso testo, per spunti , contenuti e bei versi 8consapevole rima compresa). Finalmente qualcosa che non sappia di filastrocca smusicata di paesaggi fuoritempo, ma che dica della poesia, sulla poesia. Che porti un po' di rifllessione sulla brutta fine che essa ha fatto e sta facendo, sul suo significato oggi e sulle scelte dettate da cosa? (si vedano i versi dei rimari etc) Come già scrissi da qualche parte, spesso si scambia poesia per appunto da diarios egreto, il ché non è male, basta che non si scambi questo per quello, e soprattutto, non si lasci un ricordo di antologia scolastica tramutarsi in imitazione di luoghi comuni arcaici, ridotti da mano inabile a cosa ancor peggiore. Insomma, ricordarsi per una volta che la poesia ha bisogno di nuova linfa per divenire linfa nuova, per un secolo, una società e una storia; e magari, ricordarsi anche, che i poeti delle varie antologie con cui ciascuno si è formato ai loro tempi erano avanguardia e non copia, erano Nuovo e non muffa. Lavoro grosso il tuo con alcune strofe che avrei omesso, ed alcune rime, forse, un po' forzate (cosa ovvia quando si lavora molto di idea e di spazio), che nel complesso ho apprezzato molto.
Un bacetto ve lo meritate! Dopo tutto mi avete definito l'ultimo di questi eroi e cavalieri ancora in vita!
Caro Andrea,non so commentare come altri,pero' vorrei dire due parole circa questo lavoro importante e impegnativo che ci hai regalato.al di la' del bello di cio' che sempre scrviiv,io penso che tutte le poesie, anche quelle che sanno di muffa, che sono sdolcinate, trite e ritrite per argomento o collocazione,meritino di essere classificate tali perche' nascono sicuramente da un'emozione,da un dolore piuttosto che da una gioia.Penso che si debba rispetto (non che tu manchi di rispetto,intendiamoci),anche a quei lavori semplici,senza pretese, che pero' hanno aiutato in un momento particolare della vita a sentirci piu' leggeri.mi piacerebbe conoscere altre opinioni.un caro saluto Marinella
Caro nino, l'adieu voleva essere solo più provocatorio, e poi lo trovavo più musical, ma grazie, un caro saluto, andrea.
Mon cher rom, ne t'en fais pas, mi piace leggere le testi in rima, sono i primi che si leggonoe s'imparano, l'odiata rima è riferita al fatto che non mi piace usarla, la trovo limitativa per me, tranne in casi in cui voglia sottolineare l'importanza d'un passaggio nel mio testo allora lì la uso. In questo era volutamente provocatoria, verso chi ritiene che la poesia debba essere fatta di sola rima. I tuoi testi mi piacciono sempre, nessun problema quindi, un caro saluto, je vous embrasse, au revoir, André
Ti ringrazio della riflessione Kenji e delle considerazioni in merito al testo, un caro saluto, andrea.
Cara marinella, il rispetto è alla base di tutto, almeno da parte mia....infatti concordo con te che la poesia è emozione, cosa che ho pure ribadito alcune volte nel testo, le mie riflessioni non vogliono tanto attaccare la poesia contemporanea, ma criticare un uso orribile che spesso si fa del linguaggio, quello italiano soprattutto, su cui molti, in virtù delle innovazioni e dei risultati che i poeti della Neoavanguardia e non solo hanno portato, reputano giusto degradare il linguaggio a meno che parola, uccidendo la grammatica. Come scrissi in un commento qualche giorno fa, non importa che registro linguistico uno voglia usare nei suoi testi nè se sia legato a termini desueti o moderni, però si richiede almeno l'umiltà di riconoscere che un modello passato si può al massimo riprodurre ma non superare, io stesso potrei scrivere un intero testo utilizzando parole del '800 e passa, qualcuna la usa di tanto in tanto, però almeno so che non sono poeta che non sto innovando e che Leopardi(un autore solo per esempio) è Leopardi, lui è ottimo e fantastico così io non posso in virtù di chissà quale presunzione dire l'ho superato. Io sono per l'uso d'un linguaggio che riesca a filtrare il più possibile la realtà e la sensazione che una persona prova, anche un linguaggio inusuale che verte alla creazioni di immagini non sempre lucide, basta non cadere nel banale e nel pacchiano, poi quando leggo un testo, che sia su PH e altrove rispetto il testo, che mi piaccia o meno, perchè rispetto il sentimento con cui è stato scritto. I tuoi testi ad esempio sono belli, poi possono piacere o no perchè i gusti son vari, però il sentimento che li origina, che si legge è reale ed è questo, che almeno a me li fa apprezzare. Scusa il lungo commento, mi sono fatto prendere, spero che risulti più chiaro ora anche questo testo, io ho una visione mia di come sia un poeta, ed è per questo che mai tendo a definirmi tale, e difficilmente definisco un testo, mio o di altri, poesia. Ti abbraccio marinella un caro saluto, andrea.
grazie andrea del tuo chiarimento che ho apprezzato poiche'sempre nelle righe,elegante e gentile.marinella
Caro Andrea, è bello oltre che leggere i tuoi versi leggere commenti e repliche che arricchiscono lo scritto iniziale che le ha fatte scaturire, è questo scambio oltre che la pubblicazione dei testi la ricchezza di questo luogo virtuale. Ciò detto, è arduo scendere nei gironi del verso e tracciare una scriminatura per farne uno spartimento di qua e di la della poesia, ce lo siamo già detti altrove che quando c'e' l'onestà di chi scrive ogni singola sillaba è valida ed è un opera d'ingegno che viene porta agli occhi, non dico giudizio, che quello è un altro concetto, di chiunque la legga, necessario è sia chi scrive che chi legge abbiano la stessa onestà intellettuale e questa è ineludibile, per non ciurlare o essere ciurlati nel manico ( perdona il joke ma è per sdrammatizzare). Io amo la nostra lingua e sono sempre meravigiato quando m'imbatto, o cerco versi scritti sino dal XII secolo che conservano oggi metrica e contenuto e comprensibilità, al pari di quando leggo, anche qui in ph, nuovi modi di usare parole e suoni rime e metriche, che stanno creando a nostra insaputa un lessico di continuità non disgiunta, filologicamente , da quella dei siciliani di dieci secoli fa. MI piace essere qui in questo luogo ed in questo contesto, ed uso questo termine in senso lato, ed assistere a questa forgia della lingua che salva il nostro idioma da una vetustità corrosiva e autoestinguente...Perdona le divagazioni inappropiate. sergio
Grazie a te marinella per avermi dato occasione di chiarire, ti abbraccio, andrea.
Vero Sergio, infatti la sincerità delle parole, dell'intenzione, e della parola sono ciò in cui risiede il valore primo d'un testo, questo mio voleva solo allargare un po' i discorso agli elementi per così dire accessori ma pur sempre importanti poichè veicolano la realtà, l'emozione da esprimere. Anch'io rimango estasiato da chi scrive con un linguaggio non moderno e tutt'altro che semplice, sia per struttura che per altro, però sempre più spesso ho notato che chi tende a scrivere in quel modo tende a parlare per invenzione e non per realtà, non solo se fai notare una discrepanza o dai una tua opinione molto spesso da parte di queste persone vi è un modo di fare arrogante quasi un sentirsi superiore, che francamente non mi piace, perchè per quanto bravi non è che abbiano scritto una seconda Divina Commedia. Le divagazione mi piacciono sempre caro Sergio, io stesso tendo a farle, inoltre leggere le tue opinioni, come quelle di molti altri, è bello e accrescitivo. Concordo che questo sito ha la peculiarità di aiutare al confronto che trovo pure io fondamentale per crescere e comprendere meglio il mondo, ognuno porta le sue esperienze le sue sensazione, sia per arricchire che per arricchirsi di nuova linfa culturale e non solo. Io ti abbraccio e saluto, caro Sergio, Andrea.
oh, no, nessuno mai dirà addio alla Poesia, finché ci saranno amanti per lei, amanti, non scribacchini che vogliono solo onori, gli amanti, quelli veri, che se ne stanno celati a cantare senza voce dietro un sipario di stelle a te va il mio grazie particolare, non solo per la lettura di questa appassionata Poesia ma tu sai perché...
Grazie, infinitamente ti abbraccio, finchè gli amanti veri della poesia esisteranno lei sarà con noi. Andrea.