PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/05/2013
sullo sfondo montagne innevate
le guardo dall’autostrada
e sembrano quasi
orizzonti inesplorati
quasi l’inizio
di una poesia

ma non è tempo per i poetucoli
dal cuore leggero
dalla lacrima tenera
dai tuffi al cuore
a pancia piena

non si possono cantare
montagne innevate
con il rigurgito infernale del vicino
che si erge festoso
sui cadaveri bruciati dei fratelli

il male si fa a piccole dosi
spontaneamente
e non parlo d’apocalissi
e guerre atomiche
quelle lasciamole a Dio
o a un “potente”
non sono tutti così grandi
per fortuna
e ciascuno fa il male
che la sua orma consente

immagino massacri ai semafori
satana che sussurra i suoi capricci
alla coda delle poste
e milioni di occhi
che non piangerebbero
al mio funerale

non puoi fingerti
“Viandante sul mare di nebbia”
se conosci già l’asfalto ben nascosto
sotto il fumo delle fabbriche

benvenuti nel 2010
dove gli ultimi veri romantici
si rimpinzano di psicofarmaci
lasciando ai blog frasi poetiche
in attesa di un commento
loro tutto e loro niente

vedo montagne innevate
eppure sento di trovarmi lì
solo, mantello al vento
sopra mondi inesplorati
a rifare la storia
senza sentirmi sporco o corrotto
senza averne sentito mai parlare

non si può scrivere di splendide
montagne innevate all’orizzonte
mentre un clacson ti riporta
sotto il rosso di un semaforo
e abbassando il finestrino
altro non senti
che il tanfo marcio di cavolfiori
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Kenji la tua poesia mi e' piaciuta peo' devo ammettere che delle cose non sono giuste ,tipo poetucoli , qui esistono poeti e scribbacchini come me , poi a pancia piena non so' ma questi poeti non mi sembrano dei speculatori almeno penso , certamente il male si fa' in piccole dosi e tavolta nemmeno ci accorgiamo,in quanto i romantici imbottiti di fitofarmaci ,non mi passa nemmeno per la cucuzza , perche' si e' romantici in natura non so' se sia diventata una dote , sul rifare la storia mi trovi daccordo perche' la storia la fa' chi la vince e non viceversa ,un simpatico ciao non e' per arruffianarmi ma perche' penso cosi'

il 27/05/2013 alle 13:13

Condivido, buona riflessione!

il 27/05/2013 alle 13:16

dimenticavo quando io dico che alcune cose le trovo non giuste ,intendo secondo il mio parere e l'interpretazione personale del testo , ari ciao

il 27/05/2013 alle 15:40

nella sua enfasi, se così si può chiamarla, mi ha ricordato Emilio Praga e l'apertura delle sue Penombre...detto ciò, una visione della realtà poetica....può definirsi poeta colui che nonostante abbia innanzi a sè il volto decadente del mondo non ne parla e preferisce pensare agli usignoli e alle margherite e ai mitici loci ameni? O è poeta solo colui che filtra la realtà,rivelandone anche gli aspetti più patetici eppure tanto veri perchè umani? Io sono dell'opinione di creare una fusione delle due parti o dividere le due correnti di poesia...interessante riflessione con un linguaggio che cattura..ciao^^

il 27/05/2013 alle 15:44

caro Gaudenzio concordo con te ,certo alcune poesie possono risultare patitiche ,altre piu' belle se scritte come dite in linguaggio piu' moderno , poi ci sono quelle stile retro' che a me mi (non si dice) piacciono , il mondo poetico e' infinito ,un salutone pure a Kenji

il 27/05/2013 alle 16:04

non ho mai detto che vi siano poesie che possono risultare patetiche...ho detto che si sono stili di poesia che vertono nel raccontare i temi della realtà quotidiana e che quegli eventi proprio perchè dell'uomo assumono a volte aspetti patetici...a me poco importa il registro linguistico che uno usa, certo io preferisco quello moderno o comunque con pochi fronzoli, ogni linguaggio serve a far passare un'idea che il poeta voleva....poi ognuno è libero di andare a pescare parole usate tempo fa....però che non vi sia poi pretesa di continuità con quegli stili, che importanti e favolosi all'epoca oggi non possono essere riportati in auge se non intenti particolari di chi scrive...questo paolo non è tanto per criticare ciò che hai detto ma poichè avevi travisato le mie parole ho voluto chiarire onde evitare ulteriori fraintendimenti, tanto credo sia chiaro a tutti attraversi i testi che ho pubblicato quale sia la mia opinione...una poesia può risultare belle scritta con un linguaggio del '600 così come una poesia può risultare orribile anche scritta con il linguaggio odierno, tutto sta alla capacità di chi scrive di sapersi innovare e usare al meglio i proprio strumenti...con ciò chiudo, un saluto ad entrambi^^

il 27/05/2013 alle 16:27

tranquillo Gaudenzio sei stato chiaro come sempre , un abbraccione

il 27/05/2013 alle 18:35

molto felice di aver stimolato un dibattito sulla poesia, o ciò che ne rimane. Qualche scintilla nell'oscurità perbenista fa sempre bene! Caro Paolucci, il fatto dei poetucoli, non è una critica alla poetic house, in quanto la poesia fu scritta nel 2010, ben prima di venire qui. Considera, al più, i "poeti" che si alzano e scrivono con parole non loro "quanto è bello il cielo e che colore ha il tramonto". E i romantici, era per dimostrare il cambiamento obbligato dei nuovi tempi. Ovvero i romantici, contrasseganti d amaggiore sensibilità, sono dei disadattati, e non l'immagine del cleebre dipinto "viandante sul mare di nebbia"

il 29/05/2013 alle 00:21

a gaudenzio, beh su molte cose ci intendiamo

il 29/05/2013 alle 00:22