Giorno assolato d'estate.
panoramica sulla campagna. Da sinistra a destra:
un covone, un gruppo di cipressi, un pagliaio.
cielo blu da canzone. Il grido di un falco.
il contadino univa l'erba secca e gli anonimi manager che vi si annidavano, che si tramandavano oralmente gli insulti di sempre. Il cappello di paglia gli impediva di vedere “la signora della volta celeste”, dai capelli biondi.
intanto in città...
il baro continuava a giocare nella casa dell'onestà. Si allenava e meditava sul modo migliore per ingannare il prossimo. Ai suoi piedi un topo pascolava nutrendosi delle briciole sparse sul pavimento.
nel contempo a scuola...
alla riunione una mamma adolescente non parlava. Assorta, sognava un viaggio accompagnata da delle canzoni che frantumavano l'armonia della nuova stagione. Il bambino le dormiva tra le braccia.
le linee finali:
noia e raffinatezza al di là dell'oceano. Qui il mare voleva restare sulla sabbia, accanto al sacro fuoco dei falò.
obbiettivo fisso sul tramonto e titoli.
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