PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/05/2013
Vite fremono trascinate da un’estatica briosità misteriosa
che le porta a vagare nel gran mare della vita.
ognuno si pone obbiettivi, anela sogni, disegna speranze
perché in un mondo che sfugge, prima di vivere, questo solo puoi fare.

osservo le migliori menti della mia generazione frustrate dalla disoccupazione,
le miro distante mentre discendono nelle piazze;
chi per un’ora di gloria chi per sentirsi dentro all’immenso chi per chiedere vita,
quelle ore di lavoro per vedere in fondo al tunnel il varco aperto sul futuro.

quando ero piccolo io non c’era la frenetica paura convulsiva dell’impotenza
e le prime tracce d’una crisi che pare inarrestabile andavano delineandosi silenti;
cresciuti in un mondo di vetro, i sogni danzanti dietro fragili pareti, gabbie in attesa.

un’attesa che è divenuta infinita come la rete globale dell’egoismo
e noi poveri pesci trascinati all’aria di luce prede di squali di terra dalle pinne crostate di denaro.

eppure sento che è riduttiva una tale spiegazione; il dio Denaro che con tutti gioca
e noi fermi in tensione nell’attesa di diventare la sua bambola del momento.
il soldo come ogni oggetto è oggetto; è l’uomo che corrompe se stesso
preda di chissà quale visione destinata a crollare, e lui a dannarsi per renderla eterna.

egoismo, Immobilità, Amoralità, Apatia, Ignoranza, Disincanto;
i grandi spauracchi dei più grandi romanzi si riversano come fiumi in piena
e travolgono tutto e tutti e ricordano che nulla dalle remote ere è mutato, solo le maschere.

giovani Emma Bovary sostano difronte le vetrine, sedute in qualche bar attendono qualcuno,
giovani J. Gatsby s’animano a rincorrere quel sogno, una vita sempre più carpe diem senza tregua.
vecchi Indifferenti che nella loro inettitudine aiutano lo sfasciarsi del mondo e di loro stessi,
vecchi Viceré che preda dell’arrivismo come estatici dervisci, ma pronti a lanciare coltelli e inganni.

c’è chi si rifugia nella solitudine e diviene un misero dio, lontano dai problemi e dalle angosce,
ma non s’accorge che il suo allontanarsi è solo un altro ingranaggio del grande orologio.
c’è chi si lancia nella folla e diviene misero pensatore, constata la realtà e la vede appassire,
ma non sa che la sua lotta per la vita è trascinata da una corrente destinata allo sbando.

c’insegnavano ad aspettare il sogno, tanto egli un giorno sarebbe apparso come un dio sotto la pioggia
e l’avremmo accolto inconsapevolmente godendo di quei grandi doni che portava.
c’insegnavano a rincorrere il sogno, egli s’allontana ogni giorno e noi dobbiamo stargli dietro cogliere l’attimo,
ed osare, osare sempre e sapere che un domani tutto può finire e quindi essere disposti a tutto pur di ottenere e mantenere.

adesso s’insegna che tutto è importante specie i sogni, propulsori della vita ma, quasi con accettazione,
si ricorda che l’era d’oro è tramontata, il canto del cigno è passato, tutto si disintegra e noi osserviamo.

attivarsi; attivarsi sempre con il pensiero con la volontà con lo spirito forse un sogno non sarà colto
ma almeno poter dire di averci provato non sarebbe male, poi que serà, serà, ma sarà frutto della nostra fatica.

questo un monito che vorrei sentire, non solo da me, ma da chi parla da schermi dal caldo innaturale
e che si potesse realmente fare questo, inabissando i sei spauracchi, e non sentirsi più soli nella disperazione
ma comunità d’un mondo teso verso l’alba accettando anche che nel sole ci si brucerà
per poi rialzarsi e ricominciare il lungo cammino nel grande dedalo della vita.

a.G.
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (4 voti)

Mi spiace, messere... è la cruda realtà!

il 21/05/2013 alle 22:58

...Andrea, Andrea !! non mi toccare Emma....ti prego, la mia Emma Rouault che sognava una vita migliore......poi da Bovary i suoi sogni perduti nelle illusioni tra le braccia del cinico Rodolphe.... povera Emma....Ella sceglie liberamente di tradire Charles.....Lo stesso Flaubert ama e odia Emma fino a quando giunge persino a gridare al mondo, stufo dei contemporanei che continuavano a parlare quasi esclusivamente di questa sua eroina: "Madame Bovary c'est moi!"......ecco il suo alter ego, grande Flaubert... un abbraccio, rom.

il 21/05/2013 alle 23:26

Ho finito gli aggettivi per osannare i tuoi versi, la tua testa, la tua immensa cultura, il tuo cuore, la tua anima, la tua genialità. Sei unico e ogni volta, anche se pare impossibile, superi te stesso. Con tutto il mio affetto ti abbraccio,patty

il 22/05/2013 alle 11:03

c'è chi si rifugia nella solitudine, chi si getta nella mischia, ma tu non farti strappare i sogni e a farti compagnia la cultura , lo so non risolve i problemi ma aiuta a tenersi a galla , in attesa , magari, che il tempo possa portare ad un'involuzione di tendenza l'imbarbarimento che ci circonda.un abbraccio

il 22/05/2013 alle 17:34

I versi lunghi potrebbero dar vita ad un testo introspettivo più consono allo scopo. E' la mia modesta impressione per valorizzare i pensieri che nascono dalla tua sensibilità e dalla personale concezione della vita. Grande saggezza in te. Cari saluti.

il 23/05/2013 alle 12:24

Andrea tu hai la capacità di riassumere ed esaltare persino la miseria della condizione umana.Ma non aspettarti che la televisione ci insegni a migliorarla in termini di valori morali .Non possiamo cambiare il mondo , ma possiamo cercare una o più persone che ci facciano cambiare il modo di vederlo e mitigare quel senso di smarrimento. Non arrenderti .Buona vita . Cinzia

il 24/05/2013 alle 02:29

Se, come dicono, la saggezza aumenta con l’età, dovrei dire che questo giovane è già anziano! Sempre prepotente il rigore poetico, raro per un giovane talento come l’amico Andrea, continua sorpresa per un vecchio come me che credeva di conoscerne, ma pochissimi come lui.

il 25/05/2013 alle 14:57

GaudenzioI Eccellente poesia, come sempre d’altra parte. Piaciuta premi i tasti alt 1

il 26/05/2013 alle 10:37

x Sir Morris: sarà, però è un po' limitativo concludere così, no? grazie però^^

il 26/05/2013 alle 17:00

x cantorom: Ero indeciso fra la "povera" Emma e Moll Flanders ma poi mi sono reso conto che la seconda "eroina" trattava un caso troppo specifico mentre Emma si adattava meglio all'idea da esprimere...Flaubert è sempre stato un magnifico...grazie rom, ciao^^, ti abbraccio, andrea.

il 26/05/2013 alle 17:02

grazie patty, ciao^__^

il 26/05/2013 alle 17:02

x moma: grazie....e concordo pienamente, un caro saluto^^

il 26/05/2013 alle 17:03

x Deciomassimo: in effetti per rendere il testo un po' più poetico servirebbero delle limature ma mi piaceva questo fluire di pensieri e sensazioni inoltre mi piace questa sorta di fusione tra semi-prosa e testo poetico....grazie delle tue importanti opinioni e considerazioni, un caro saluto, andrea^^

il 26/05/2013 alle 17:05

x Raggio di luce: cara cinzia, non ho mai pensato che la televisione possa fornire linee di dirittura morale o di altro tipo, intendevo dire che sarebbe bello che tutte le facce che circolano in tv venissero allo scoperto e iniziassero a dire il vero e a fare ciò che dicono con tanta enfasi...più che il mondo direi che non si può modificare la natura umana però concordo che insieme a qualcuno con cui si sta bene il tutto sembra sicuramente più sereno...grazie e ciao^^

il 26/05/2013 alle 17:10

x ugomas: non mi considero saggio ma semplice spettatore del mondo che dà una sua opinione...ho ancora tanta esperienza da fare davanti a me....spero solo di non diventare un realista pessimista....grazie delle tue belle parole un caro saluto^^

il 26/05/2013 alle 17:12

x astronauta: grazie astro^^

il 26/05/2013 alle 17:13