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Pubblicata il 15/11/2002
Agli occhi tuoi
saliva la poca vita che ti restava.
Da coste remote, da vuoti sentieri,
racimolavi sguardi e in cima trasalivi,
come l’ultima luce sugli ulivi.

Addio, addio mi dicevi,
senza parlare.
Fra me e te il silenzio si faceva greve
per l’ansioso tacere
di quell’addio tenace
che le distanze scioglieva alle pene.

A palpebre socchiuse
con gli sguardi e le mani
negli angoli cercavi quel che t’era più caro.
Saliva il braccio,
come il ramo scarno
e la poca vita tutta era nell’addio.



Luca
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flo

caro luca,
molto bella e sentita questa poesia che dedichi alla nonna cui dovevi voler molto bene. Anche poeticamente ci sento un bello stile, che si lega e descrive molto bene il tuo sentimento. Complimenti.
Floriano

il 16/11/2002 alle 16:02