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Pubblicata il 16/05/2013
al terzo giro di chiave s’apriva la notte
smarrendo di continuo il gravare delle costellazioni

qualcosa
raccattavo dalle cime inarrivabili del pensiero
strusciandola sul naso che sorrideva

in quel tempo
s’ammucchiava la fine del tempo
o forse lo credevo

scarabocchiava una nube d’inchiostro
sopra il seno lattiginoso e dolente della luna
era un idioma incomprensibile murato nel vetro
non partoriva la parola
restava astrusa, non si traduceva
derelitta restava in
attesanonattesa

al terzo giro di chiave la notte si richiudeva
azzannata ai polpacci dall’aurora che tutta gonfia, nuda e rosata
aveva il volto di polline d’ape e zampe
di ragno australe
e così avvelenata la Nera Regina non poteva più parlare.

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il mio vivo ringraziamento a chi mi legge e commenta, i miei attuali tempo non mi concedono che il salutarvi con un nuovo testo
un grande abbraccio in Poesia
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Meravigliosa! Bravissima, complimenti di cuore,patty

il 16/05/2013 alle 14:49

Leggendola sono stata rapita.. senza parole.

il 16/05/2013 alle 15:28

proprio Nera sta regina ,piaciuta ciao

il 16/05/2013 alle 15:33

una descrizione magnificamente originale! sempre bravissima! ti abbraccio in Po&sia anche io! a presto francesca :)

il 17/05/2013 alle 07:34

il tuo unico stile originale che sempre affascina, ciao luna..solo tu nella tua natura potevi parlarci della nera regina che tutto mira e tutto copre anche oltre l'ultima ora...^^

il 17/05/2013 alle 21:14

x Atena obrigada dulce noches

il 20/05/2013 alle 00:59

x Raggio di luce spesso la luce rapisce me

il 20/05/2013 alle 01:00

X GPaolucci--nira, nira che più nira nun se pà :-))

il 20/05/2013 alle 01:01

x Francesca- la notte mi cresce negli occhi e scintilla

il 20/05/2013 alle 01:02

Gaudenziol- beh, vedo che leggendomi hai imparato a scavare nel profondo, che ti sia una dolce notte

il 20/05/2013 alle 01:03