Essendo anchio annoiata( dicasi depressa) non mi ha annoiato leggerti anzi seguire i tanti argomenti espressi, come l' anche a me caro Guccini, mi ha tolto dalla noia trovando persino molte similitudini tra la tua e la mia . Interessante esperienza .Piacere di conoscerti. Buona vita .Cinzia
Carissimo Andrea, la noia non alberga nei tuoi versi, ma luce! La luce della conoscenza, dell'immane sensibilità del tuo cuore. Hai trasmesso la tua malinconia in un giorno dove il sole a barato nascondendosi e inondando di lacrime il cielo. Il tuo cantar è come un filo indistruttibile, impossibile non seguirlo con passione. Tu senti troppo e troppo forte. Non pensare nemmeno per un attimo di essere noioso. Sei sublime, sia nell'esposizione che nei contenuti. Non ho mai conosciuto, nè mai conoscerò un ventenne maturo e colto come te. Tesoro, le parole arriveranno ancora e come un fiume in piena rallegreranno i nostri cuori e apriranno le nostre ottuse menti, imparando da te, sempre qualcosa di nuovo E' vero, nutro un grande affetto nei tuoi confronti, ma questo non inquina minimamente la grande stima che nutro per GaudenzioI,Grande poeta! Un bacio, patty
no, non mi sono annoiata ma ho letto con molta attenzione la tua lunghissima poesia? riflessione?dissertazione? Passi con disinvoltura dalle emozioni personali, fltrate dalla tua enorme sensibilità , a riferimenti culturali a 360 gradi, trovare qualcuno, che dice di avere vent'anni, che abbia letto già tanto tempo fa F.S:Fitzsgerald, che abbia letto in seconda liceo I Finzi Contini, che conosca Maeterlinck, la Lenore Di Bürger,Poe ed altri ancora è davvero straordinario( insegno letteratura tedesca e conosco i giovani, ) , anche se il giovane Hofmannsthal, con lo pseudonimo di Loris, scriveva versi incantevoli e maturi a soli 14 anni! in ogni caso sei una lettura gradevole e culturalmente molto interessante un abbraccio lilli
Quando un testo è come questo, vasto, ragguardevole, articolato, “qualcuno potrebbe leggerlo e travisarlo”, infatti, per non incorrere nell’errore io l’ho copiato, incollato su un foglio di word e l’ho letto più volte. Credo si possa definire un lavoro sul valore dell’esserci e in che modo. Andrea dà ai suoi problemi un duplice valore, quello più astratto che affronta nella ricerca dell’ideale e quello più concreto che biasima e vorrebbe allontanare. “Disse il corvo” è un trattatello di logica e filosofia coordinato da dialettica raffinata e da un’assoluta razionalità. Andrea spazia trai fiori di maggio e la noia, studia il peso delle parole, analizza la gioia e l’inganno, medita sul valore del suo scritto, forse troppo lungo e sconnesso. Non si dà pace: il silenzio per pensare o la musica per distrarsi e ispirarsi, mostrare o dimostrare, sconnettere o costruire? Chi scrive conosce il gran valore della sua educazione e ne fa quasi psicoterapia, si destreggia a fatica, ma sa reagire agli stimoli. Andrea teorizza i possibili modi del suo essere e in fondo si riconosce; padroneggia i suoi pregi e i suoi difetti; finisce per individuare il rifugio che lo gratifica: scrivere e poetare.
avendo letto piu' volte il testo non mi sono annoiato e anche tu dici di essere annoiato ma io penso che sia piu' un cambio di stgione con le incertezze che porta,un salutone
Quando il corvo smetterà di parlare, lascerà il posto ad una bianca colomba. Ascoltala. Ciao
E' assai complesso Andrea aggiungere qualsivoglia nota a quanto è già stato detto da te nel tuo scritto e dai poeti di Ph nei loro commenti. Io dal canto mio non riesco a non farmi pervadere nella lettura del tuo testo dal desolante senso di colpa che mi pervade ogni volta, e lo faccio in momenti topici del mio percorso personale, in cui mi accosto al Corvo di E.A.Poe, Amo quei versi ed amo quell'annichilimento che vi trova posto mi ci riconosco in qule timore nel Nevermore e nella speranza che quel mipiù si trasformi in un ancora, consapevole che Lenore non potrà più essere non perchè qualcuno o qualcosa me la ha portata via, ma perchè io non sono più ingrado o di riconoscerla o di apprezzarla, o di amarla ancora perdutamente come accadde quando essa era parte della mia esistena, ma il corvo ripete, mi ripete Nevermore, maipiù, ed in questo incedere perverso di un ancora maipiù, mi addrmento come fa, nel testo Bisanzio di Guccini, coprendosi con il mantello il capo sulla torre Filemazio, poeta astronomo forse saggio, costretto come un cieco a brancicare attorno, per l'età per la delusione o per la estrema consapevolezza dell'essere... Io conosco il corvo ed anche filemazio, ma so anche dire , e tu dillo con me, Sentinella a che punto è la notte ? sergio
"Nell'immenso isolamento, nell'immensa ignoranza in cui ci dibattiamo non abbiamo altro modello, altro punto di riferimento, altra guida, altro padrone che la natura; e la voce che ci consiglia a volte di allontanarci da lei, di rivoltarci contro di lei, è ancor da lei che ci viene. Cosa faremo, dove andremo, se non l'ascoltassimo?" "Attenzione! Ecco le lingue di fiamma del Gulf-Stream! Allontanate i loro baci dalle pareti della noia! Non hanno più messo neve sulla fronte dei febbricitanti; I malati hanno acceso un fuoco di gioia, E gettano a piene mani i gigli verdi nelle fiamme! . Appoggiate la vostra fronte alle pareti meno calde, Aspettando la luna al vertice della campana, E chiudete bene i vostri occhi alle foreste di pendoli blu e di albumine violette, restando sordi alle suggestioni dell’acqua tiepida." è bello leggerti in questo modo.. per il resto, ugomas mi ha pienamente anticipato! un abbraccio annoiato, amicomio! francesca :)
x raggiodisole: Grazie Cinzia della lettura e del commento, felice che la lettura ti abbia tutt'altro che annoiata e che abbia anzi avuto effetto contrario. Ancora grazie ti saluto andrea^^
x atena: Cara Patty, anzitutto per l'errore fa niente, anzi a scusarmi son io che nel testo ho osato scrivere "Ha negare" errore imperdonabile il mio...ecco perchè hai dimenticato la H, te l'avevo rubata io in anticipo..^^..a parte questo...Ti ringrazio per il tuo sentito commento, le tue parole mi onorano, come persona e a sentire te anche come poeta pur non ritenendomi tale...sarò ripetitivo forse, grazie infinite ti abbraccio tantissimo ^^
x moma: Ciao lilli che piacere sentirti, diciamo che questo testo potrebbe essere declinato con più attributi, i tuoi mi soddisfano...felice di non averti annoiata....ancora una volta riaffermo la mia giovane età, sono del '93, su questo non ci piove...non sapevo insegnassi letteratura tedesca..un piacere apprenderlo, pur non conoscendola approfonditamente quel poco che so di autori tedeschi è davvero bello ed interessante...Fotzsgerald e Bassani sono entrambi autori che ho letto in seconda liceo, Maeterlinck è un autore che ho scoperto per caso cercando dei libri in biblioteca e che poi ho approfondito anche con ricerche sul web, Lenore dalla poesia di E. Allan Poe "Il Corvo", per me un grande capolavoro della poesia...comunque non credere che conosca poi così tanto, molti autori li ho conosciuti attraverso testi antologici e successivamente li ho apprezzati nelle loro opere intere, quelli nominati in questo testo(ed altri non citati) li ho letti invece bene...ammetto di non conoscere l'utore tedesco di cui hai parlato alla fine del tuo commento apprezzato fino in fondo, farò ricerche, ciao^^ andrea.
x ugomas: Caro ugo, il tuo commento come sempre mi gratifica e mi aiuta anche a scoprire lati del mio testo che magari pure a me sono celati. Che si possa considerare questo testo come un trattatello di logica o filosofia sento di escluderlo in quanto a parte brevi passaggi di considerazioni personali sulla poesia e lo scrivere c'è ben poco di filosofico, però non è da escludersi sui passaggi in cui parlo di inganno e parola...per il resto sento di poter confermare quanto da te detto, specie nella tua apprezzabile e amabile conclusione. Un caro saluto e ti abbraccio, Andrea.
x gpaolocci: Caro paolo forse hai ragione tu...comunque è uno stato d'animo che per ora è passato...grazie del tu caro passaggio, andrea^^
x ppcalzelunghe: Cara pp mi allieta il tuo commento...apprezzo il tuo intento però anche il mio corvo va benissimo, magari ha la sua asprezza e non ha nel suo dire la delicatezza di una colomba, ma almeno è sincero e di quella sincerità mi nutro, come già una volta dissi per me il corvo è simbolo positivo, il suo nevermore non è per me lapidario ma anzi arbusto cui aggrapparmi per rialzarmi e continuare...grazie ancora ti abbraccio andrea^^
x zordoz: Caro Sergio mi spiace che il rievocare il testo di Poe accenda in te bagliori di inquietudine che mi auguro già siano fuggiti...grazie per avermi ricordato la Bisanzio di Guccini, il tuo commento mi lascia tanto dentro e molto su cui meditare in un certo senso...ti abbraccio, ciao e grazie ancora andrea.
x Fridapi: Cara Franci, grazie per questo mosaico di brani di Maeterlinck, ammetto che il primo non lo conoscevo, il secondo invece l'avevo trovato a suo tempo sul web, testo davvero bello, interessante è constatare come quelle parole possano diventare commento a questo testo, operazione che solo tu mia cara amica potevi fare...grazie ti abbraccio, ora non più annoiato, andrea^___^
Sono tanto felice per tutte queste gratificazioni che hai ricevuto e che meriti in pieno! Un affettuosissimo abbraccio,pattycara
Tra l'altro inaspettate poichè davvero mentre o scrivevo pensavo ciò che nel testo ho scritto e speravo anche nell'insuccesso del testo...alla fine almeno su questo testo sento di poterlo considerare come poesia...ti ringrazio come sempre, ti abbraccio, ciao^^
Credo che leggere comporti un impegno rilevante e da qui ne consegue la scelta se continuare o arrestarsi. L'ho letto con la costanza di verificare se la tua mente fosse sempre più ispirata dopo ogni strofa e mi accorgevo ch'eri come un fiume che scorre sereno e non impetuoso. La tua confessione è liberatoria e desiderosa nello stesso tempo di controllare se i confini della tua noia si siano ritirati davanti all'interesse di chi ti legge. Sai che non annoi e che hai il bisogno di esprimere le controversie del tuo carattere e del tuo modo di porti. Penso di poter seguire questo tuo bisogno di confessione con l'imparzialità di chi non deve intromettersi ma deve assecondarti perchè tu ti senta libero di esprimere la tua razionalità così perplessa e dolente. Ecco perchè "liberatoria". Se scrivi è perchè vuoi essere ascoltato e non ti crei imposizioni o limiti. Parlare è spesso un vizio irrinunciabile per coloro che espirano aria e segni vuoti. Ascoltare e riflettere è un segno di distinzione, parlar poco un segno di saggezza. E potremmo restare ancora ad ascoltarti... Il mio pensiero e il mio saluto.
Caro amico, sono lieto di leggere il tuo pensiero in merito a questo testo...sicuramente il testo ha da definirsi anche liberatorio, più che altro per scacciare dello sconforto e della noia appunto...riguardo la volontà d'essere letto può darsi, sinceramente se così è rimane tutto a livello inconscio, quando l'ho scritto non volevo fosse letto o meglio volevo fosse letto per le prime righe e poi abbandonato, quasi a confermare il mio stato d'animo di noia che non è passato nel testo, o meglio non ha sortito quell'effetto ha giudicare dai commenti...sicuramente la tua analisi dopo quella di patty è quella più psicologica ed indagatrice dell'animo e per ciò ti ringrazio. Riguardo il sapere che non annoio stando ai presenti nel sito forse lo sapevo, però allargando la sfera anche a chi non è parte di Ph, più volte mi son sentito dire che annoio. Comunque nel testo ho voluto esprimere più di quanto potessi in uno stato di apparente apatia. Non mi dilungo oltre, io ti ringrazio come sempre, colgo l'occasione per ringraziare nuovamente gli altri ciao Decio, un caro abbraccio, andrea