la debolezza DELla poesia
o versi, versi!
sono, come prima:
lamenti, il malcontento, pianti…
pero’, purtroppo, non si va avanti-
e sulla spalla del poeta,
non c’e un falcone,
e non si vede, cosa si propone
nel prossimo, non si tocca i cieli
con le ali, non si osserva le stelle,
a volte, quelle poesie sono belle,
pero’, la’, dentro, c’e’ un piccolo animale
mica un energetico falcone, che vale,
non c’e’ la magnificenza del gran Giove,
si piange, come si anche piove-
abbiamo perso quella nostra runa dai tempi,
ed e’ andata nei piccoli pezzi,
che non si puo’ piu’ leggere nei templi-
e’ diventata una ruggine marrone,
e noi, battiamoci, come gli antichi baroni,
per qualche cosa che non porta la luce,
pero’, ne porta della luccentezza,
come quella dell’argento e dell’oro,
a volte, vincono i bugiardi e i meschini, con certezza,
che dalla pallude stanno gracidando,
quanto
si ottiene e quanto si manda.
ivan Petryshyn
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