Levarsi in ciel, e giacquero silenzi nel disagio della notte, in memorie il cui richiamo alla decorosa naturalezza, riverbero in palpiti imperituri.
accomodato sul manto verdeggiante, ove oltre ogni limite volli, quercia secolare porga sconcerto e passi giungano nel logos della vita.
avvicinarmi m'apprestai, e chiostro vidi, desideri sospinti da barlume speranzoso e soggiacerne, stemperi dolore.
recriminar perdono puerile sottigliezza, affrancarne l'umilta' del desiderio risponda in senno, e non vacillante cor.
Giunga in sordina dettato squarcio d'amor profuso, e gelido accostarsi nel ritrovarsi l'un l'altra,
sfiorarsi e fidarsi dell'incredula albagia sottacendone gli estremi e assaporandone emblematico amor nel
chiostro dei desideri......................
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