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Pubblicata il 14/11/2002
Vedo la mano, aspra
Che dall'infida gramigna
Separa il buon grano
Nel duro lavoro annaspa
Mentre il sole le messi segna
E spira il tramontano

D'un tratto una bestemmia soffocata
E la fatica è rabbia
La mano strappò dalla madre adorata
Per sbaglio disumano
Insieme alla gramigna appestata
Una preziosa spiga di grano

Ed egli la scagliò nel fosso fangoso
Insieme al cancro vegetale
La giovane spiga ebbe il destino odioso
Di mischiarsi alla nemica mortale
Mentre le rane con fare melodioso
Cantavano ad entrambe il funerale

L'uomo brontolando riprese a lavorare
Le spighe erano tante
E tanta la gramigna da estirpare
Continuando a comandar la mano
Ignorava, al momento ... d'essere anch'egli ...
Gramigna e grano

Dedicata a coloro che cercano se stessi
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Bella, è ben fatta e coglie concetti puliti e concisi. Stringo la mano! Ciao Nic.

il 14/11/2002 alle 09:44

Bella metafora, resa ancor più interessante dall'approfondimento nei particolari, ove emerge il conflitto del dualismo apparente, Bene e Male, positivo e negativo, e se vuoi, Yin e Yang.
Ognuno è somma dinamica di opposti, che appunto servono a creare tensione. Tensione verso la Quiete. Ovvero Tensione Zero, se me lo consenti.
Molto bella, bravo!
Un caro saluto
Axel

il 14/11/2002 alle 12:42

Ricambio la stretta di mano, accompagnata da un "grazie" sincero.

il 14/11/2002 alle 15:10

Come sempre i tuoi commenti sono acuti ed assai pertinenti, hai colto pienamente il senso. Ciao Guerriero della Luce, grazie del passaggio.

il 14/11/2002 alle 15:15

Grazie Eriu, un caro saluto da AbelCain

il 14/11/2002 alle 15:17

Molto bella e interessante.
Al nostro interno bene e male. Infatti non esistono questi valori singolarmente presi. Sono due facce della medesima medaglia.
Forse il tratto è più di prosa che di versi ma il risultato è ottimo.
N.

il 16/11/2002 alle 08:22

Caro Nemo, il bene e il male potrebbero essere anche fusi su un unico lato della medaglia, in quanto sono il nostro universo, l'altro lato... da qui non lo vediamo... Un fraterno saluto
AbelCain

il 16/11/2002 alle 11:18

Vorrei innanzitutto ringraziarti per la dedica,La poesia mi piace immaginarla come un prato mentale dove il "contadino"strappi via via tutti i condizionamenti,e questi non sono solo la gramigna o ciò che conosciamo come male,ma anche le cose che ci appaiono belle e sono le più difficili da ri/conoscere e quindi sdradicare.Ciao Malcom

il 16/11/2002 alle 19:17

Grazie Malcom per il Tuo commento, è vero, a volte le cose negative si travestono indossando abiti dorati, non sempre le riconosciamo subito, prima o poi però si mostrano nella loro nudità e allora spetta a noi decidere ... o far finta di non vederle. Un caro saluto.
AbelCain

il 17/11/2002 alle 05:22