Stati di parole
essendo fatti di tempo,
scivola misurabile
da limpide acque i sensi
errabondi.
Il vento alliscia l'acqua
allindietro,
caricandosi di energia
ripete i tempi,
è stanca di prolungare
le sue onde tra le pieghe
ripetendo segnali come sospiri.
Le parole scorrono
cosi l'acqua del ruscello,
in un cielo freddo,
aspira aria nell'ordine
delle cose,
dove in ogni cosa ha un nome.
Qui su acqua,
nei lumi delle coste
le figure,
tempi oscillanti
riprendono trascritte,
da mare a cielo,
di mano in penna,
da respiri ricalcati
assorbendo il silenzio
primigenio..............................