PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/05/2013
L’eloquio di sua conferenza
lo fa apostolo di beneficenza,
se in piazza è di scarsa presenza
col palazzo ha più confidenza;
è lì che prega la nostra eminenza
è lì che s’apre, dona e dispensa.
della vita ha poca esperienza,
con l’Eterno ha più confidenza.
non ha pratica di sofferenza
vorrebbe, ma non sa d’indigenza.
più propenso a far penitenza,
poco conta per lui l’esistenza,
prostrato, con fede e coscienza
affida il mondo a la provvidenza.
frattanto che prega nell’opulenza
e gli s’accresce la circonferenza
la gente muore di contingenza.
fame e sete non sono apparenza,
miseria e stenti non hanno pazienza;
non scordi l’opre di sua pertinenza,
si guardi il culo mia cara eminenza.
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (4 voti)

Il canto di ugomas per sua Eminenza è bestiale/ Perché ha toccato il punto cruciale/ Di ogni questione di logica curiale/ Ché ovviamente la pratica ecclesiale/ Ha portato alla vita un finale esiziale/ E anche se l’Eterno si può dire geniale/ Ciò che fa l’ Eminenza è del tutto glaciale/ E quando si mette il mantello imperiale/ Egli s’avanza con passo marziale/ Anche quando si trova in ambiente parrocchiale/ Qui l’ Eminenza potrebbe indossare un piviale/ E con molta modestia passeggiare nel viale……./// Ciao, Ugo, scusa lo ...scherzino! Un abbraccio...

il 10/05/2013 alle 17:17

bella poesia bravoneee,ciao

il 10/05/2013 alle 17:54

Piacevolissimo rimare, testo musicale e intelligente. Complimenti,patty

il 11/05/2013 alle 08:01

Elegantemente si leva un invito a chi deve far scongiuri se vuol salvare la pelle. In Francia c'è odor di Rivoluzione... In Italia c'è puzza di cavalieri mascherati e di nani giullari che bofonchiano... Chiediamo aiuto a Robespierre?

il 11/05/2013 alle 14:44